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Calcio – Mondiali: fuori dalla Nazionale tedesca se non si scende in campo con scarpini Adidas

La notizia ha del clamoroso, ma riportata ai tempi attuali e agli investimenti delle principali case di abbigliamento non fa gridare più di tanto allo scandalo.

Secondo quanto rivelato da Bild.de, la Nazionale di calcio tedesca, su indicazioni dello sponsor Adidas, intende convocare per i Mondiali di Germania 2006 (Fifa World Cup) solo giocatori con ai piedi gli scarpini della casa di Herzogenaurach (quartier generale di Adidas nei pressi di Norimberga).

La Nazionale di calcio tedesca ha un rapporto storico con il marchio Adidas e negli ultimi due lustri ha stretto questa partnership con un contratto praticamente blindato. L’obiettivo è chiaro: massima visibilità tv e di prodotto, tolleranza zero nei confronti dei competitor diretti (Nike, Puma, Reebok, Lotto, ecc.). Fino ad oggi questo contratto non era mai stato applicato in modo così restrittivo, ma la coincidenza di un Mondiale in casa (estate 2006) ha fatto scattare il “vincolo” già presente a livello contrattuale da ben 10 anni. Fatto quest’ultimo non sottolineato dai media italiani che hanno dato la notizia del caso Adidas nelle ultime ore. Contrattualmente, pertanto, la casa delle tre strisce può obbligare la Federcalcio tedesca a far rispettare queste regole nei confronti dei propri “tesserati”.

Di fatto, però, ben 12 atleti hanno contratti vincolanti con altre sneaker internazionali. Sotto il profilo sportivo i calciatori “ribelli”, potranno opporsi facendo notare che gli scarpini con i quali giocano sono gli unici idonei per realizzare determinate performance in campo.

Come finirà?. Il braccio di ferro rischia di trasformarsi in un boomerang d’immagine per la stessa Adidas e i calciatori legati ad altre case aderendo all’invito del kit supplier della Nazionale rischiano multe salatissime da parte dei loro endorser tecnici.

Thomas Brdaric, Miroslav Klose, Frank Baumann, Thomas Hitzlsperger, Timo Hildebrand, Philip Lahm, Andreas Hinkel, Jens Lehmann, Arne Friedrich, Christoph Metzelder, Dietmar Hamann e Christian Woerns, hanno tutti sponsor diversi dall’Adidas. Se non verranno convocati il valore tecnico della Germania, proprio nel Mondiale giocato in casa, rischia di essere pericolosamente ridotto. Una Germania che non superasse i quarti di finale sarebbe un flop per il partner tecnico Adidas.

L’unica strada percorribile, secondo Sporteconomy.it, è l’adozione da parte dei giocatori “ribelli” di scarpini “unbranded” (cioè che non riportano il marchio della casa costruttrice). In questo modo sarebbero garantiti gli standard di performance sportiva, rispettati i precedenti contratti con le sneaker e soprattutto non “violati”, almeno formalmente, gli obblighi imposti da Adidas ai tesserati della Federcalcio tedesca.

Per i rivali della casa di Norimberga aumenterebbero, però, i costi di promozione pubblicitaria, per far sapere in loco (sul territorio tedesco in concomitanza del Mondiale) che il calciatore di turno è proprio testimonial – riproduzione riservata

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