Calcio – Mondiali in Qatar volàno per l’economia
Il ricco emirato, terza riserva di gas mondiale, dovrà investire
diversi miliardi di dollari per aumentare la propria capacità
alberghiera, dal momento che esso dispone attualmente, secondo la Fifa,
solo di 44 mila posti letto.
Il Qatar si è inoltre impegnato a costruire degli stadi interamente
climatizzati per far fronte a temperature che sfiorano i 50°C.
Questi investimenti rappresentano una vera e propria boccata
d’ossigeno per i promotori immobiliari della regione, duramente colpiti
dallo scoppio della bolla immobiliare.
Intanto il consiglio di cooperazione del Golfo, che riunisce le sei
principali economie della regione (Arabia Saudita, Kuwait, Bahrein,
Emirati Arabi Uniti, Oman, oltre al Qatar), ha deciso di facilitare
l’insediamento delle imprese da un paese all’altro. «L’obiettivo è
quello di permettere a delle società del Ccg di essere trattate alla
stregua delle imprese nazionali nel caso in cui decidano di creare una
filiale in un altro paese membro», ha spiegato Abdel Aluwaisheg,
direttore relazioni economiche internazionali del Ccg.
Si tratta di una misura che rappresenta un ulteriore passo in
direzione di una integrazione economica delle economie della regione,
che dal 2008 dispongono di un mercato comune.
Quest’anno il pil aggregato dei paesi del Golfo dovrebbe aggirarsi
intorno ai 1.000 miliardi di dollari, circa 760 miliardi di euro.
E secondo il rapporto annuale della federazione delle camere di
commercio del Golfo, la regione quest’anno registrerà una crescita del
4,4%, grazie anche alla prima economia dell’area, l’Arabia Saudita, che
beneficia in pieno del rialzo dei prezzi del petrolio, ormai prossimi
ai 90 dollari al barile.
La Coppa del mondo di calcio del 2022 in Qatar stimolerà gli
investimenti in tutta la regione, rafforzando l’integrazione economica
dei paesi del Golfo persico.
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