Il primo ministro Vladimir
Putin in una conferenza stampa presso la sede della Fifa a Zurigo ha dichiarato che la costruzione
degli stadi per i mondiali di calcio del 2018 in Russia costerà 10
miliardi di dollari. Tale cifra è comparabile con quello che è
strato speso per la preparazione e la gestione del mondiale in
Sudafrica. Sembrano addirittura già assegnti i compiti a chi toccherà intervenire per gli impianti. Lo stadio Luzhniki di Mosca sarà ricostruito a spese della
municipalità di Mosca, il secondo stadio della capitale – quello dello
Spartak – a spese della compagnia petrolifera Lukoil e quello della
Dinamo a spese della Vtb Bank. Gazprom interverrà per lo stadio di San
Pietroburgo.

Il quotidiano economico russo ‘Vedemosti’ si spinge addirittura più in là dando una serie di cifre legate a più voci di spesa (siamo a otto anni dal Mondiale). Il giornale sostiene che secondo una stima ottimistica i mondiali costeranno al Paese più di 50 miliardi di
dollari. Tra le spesei: gli stadi; le
strutture turistiche; costruzione di nuove strade (si parla di quasi 8.000 Km); nuovi chilometri (2.000) anche per le ferrovie ed ammodernare le piste di atterraggio.