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Calcio – Per EURO 2012 la UEFA potrebbe guardare verso est

La UEFA potrebbe guardare all’Europa dell’Est per assegnare l’organizzazione dei prossimi Campionati Europei di calcio 2012. Il segnale è arrivato chiaro dopo l’incontro del Comitato Esecutivo dell’UEFA, in programma ieri a Malta. Il meeting ha ridotto a tre le candidature in corsa per la manifestazione: quella italiana dovrà confrontarsi con i progetti presentati congiuntamente da Croazia/Ungheria e Polonia/Ucraina.

Dalla corsa a EURO 2012 sono stati eliminate, un po’ a sorpresa, Turchia e Grecia. Proprio gli organizzatori degli ultimi Giochi Olimpici pagano in particolar modo i problemi della propria Federazione, più volta minacciata di radiazione dalla FIFA a causa delle interferenze del Governo greco.

In realtà è stata l’Italia a uscire vincitrice dalla votazione del Comitato Esecutivo: 11 voti a favore contro i 9 di Croazia/Ungheria e i 7 di Polonia/Ucraina. A preoccupare sono tuttavia le parole del Chief Executive UEFA Lars-Christer Olsson, il quale ha esplicitato l’indirizzo della UEFA: "C’è una volontà all’interno del Comitato Esecutivo di testare la possibilità di organizzare il torneo nell’Europa Orientale. Le nazioni dell’Est stanno crescendo e ci sono ora le condizioni perchè possano ospitare questo genere di eventi. E’ un segnale che dobbiamo guardare verso Est".

Nel valutare la nostra candidatura, Olsson ha sottolineato come i problemi di sicurezza degli stadi siano ancora una delle riserve principali verso la proposta italiana, richiamando la necessità di una legislazione efficace in materia. La decisione finale della Commissione UEFA verrà comunicata nel mese di dicembre del prossimo anno.

I candidati sono ora chiamati a sottoporre dossier più approfonditi entro il 31 maggio 2006, mentre alla fine della prossima estate la UEFA compirà un ulteriore girò di ispezioni nelle nazioni coinvolte. I criteri di assegnazione terranno conto dello stato delle infrastrutture, degli impianti a disposizione, dei livelli di sicurezza e di eventuali problemi commerciali e finanziari. "E’ una corsa ancora aperta" – ha comunque assicurato Olsson. – adf – (riproduzione riservata).

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