Le richieste degli amministratori erano molto precise: le offerte di acquisto dovevano contenere indicazioni dettagliate sulla solidità finanziaria dell’acquirente e sui progetti economici di investimento sui Rangers. Aspetto positivo (e che quindi parrebbe tranquillizzare l’intera tifoseria) è che l’interesse per questa squadra è stato globale, con offerte provenienti da imprenditori di tutto il mondo. Per questo gli amministratori terranno in considerazioni anche proposte che verranno inoltrate nei giorni successivi.

In ogni caso il prossimo passo sarà quello di valutare in modo più preciso e particolareggiato la solidità economica degli imprenditori interessati e i piani di sviluppo presentati: per questo motivo pare che, ad oggi, il consorzio guidato da Paul Murray, sia quello più accreditato per la “vittoria finale”. Sostenuto anche da alcuni comitati di tifosi, Murray è sicuro della sua offerta: “Siamo certi che la nostra proposta sia la migliore” – ha dichiarato – “Siamo pronti: abbiamo una solidità finanziaria tale da poterci permettere di stabilizzare il club immediatamente. Riteniamo di avere tutte le carte in regola: speriamo che gli amministratori la pensino allo stesso modo”.

Duff & Phelps, corporation che ha in amministrazione i Glasgow Rangers, ha rivelato di aver ricevuto quattro offerte pubbliche di acquisto per il club. La prima (e la più chiacchierata in queste settimane) è quella presentata dai Blue Knights, un consorzio che fa capo all’ex-Ranger Paul Murray. A queste se ne sono aggiunte altre due la scorsa settimana: Brian Kennedy, proprietario dei Sale Sharks, squadra di Rugby inglese e un non meglio identificato consorzio di imprenditori americani con base a Singapore. Fino alla sorpresa di ieri, quando è stata annunciata l’offerta di un gruppo tedesco, di cui non si conosce il nome, e che era stato per giorni lontano dai riflettori.