Calcio Sociale: esperimento di recupero delle attività sportive in periferia
Da un anno, anche grazie al contributo di Fondazione Vodafone, di alcuni imprenditori illuminati e un pò anche delle istituzioni. è stato aperto il Campo dei Miracoli (nella foto), una struttura moderna in una delle periferie più difficili della Capitale. Il quartiere di Corviale, a Roma, è infatti noto per il famoso “Serpentone”, un palazzo lungo un chilometro in cui abitano circa 8 mila persone.
Nello squallore (talvolta) del quartiere, il Campo dei Miracoli (due campi da calcio uguali a quelli del Milan a Milanello, più una palestra costruita con criteri di eco-sostenibilità, che ha già vinto diversi premi di architettura a livello europeo) è diventato un punto di riferimento per tutta la città di Roma: un luogo in cui le persone si incontrano senza barriere (uomini e donne, anziani e bambini, ricchi e poveri, normodotati e disabili, tossicodipendenti ed educatori) e percorrono insieme un “cammino” basato sullo sport, lo stare insieme e la legalità: il Calciosociale collabora infatti con “Libera” di don Ciotti. Ultimamente, durante il semestre italiano di presidenza UE, il governo italiano ha presentato il Calciosociale come una best practice da mutuare in tutta l’Unione.
L’agenzia ANSA vi ha dedicato un focus nel suo magazine: “…Il 13 luglio del 2009, Calciosociale (ideato e fondato da Massimo Vallati) – che intanto è diventato una società – è entrato in possesso di una struttura sportiva in stato di totale abbandono, in via di Poggio Verde 455, nel quartiere di Corviale, il Serpentone, il chilometro di cemento armato e vetro, opera di edilizia popolare alla periferia sudorientale di Roma dell’architetto Mario Fiorentino costruita nel 1975 e mai completata, ad alta concentrazione di abbandono e criminalità. Talmente criticata da aver fatto nascere la leggenda metropolitana per cui il Corviale, con la sua massiccia struttura monocolore, ha tolto il ponentino a Roma”.
No Comment