E si, perchè stavolta come non mai, aspettare tutti i risultati di questo turno di campionato sarà una vera e propria attesa: 4 giorni per avere una classifica definitiva, 4 giorni per sapere se il Milan conserverà il suo primo posto e se l’Inter le si avvicinerà ancor di più dopo i due ultimi risultati utili consecutivi. Insomma, si inizia  stasera con Lazio-Inter e si termina lunedì con il posticip Napoli- Palermo, nel mezzo due anticipi di  sabato sera e la partita domenicale dell’ora di pranzo; alla consueta ora a cui si è abituati a vedere
giocare le squadre, le 15 di domenica, non giocherà nessuna delle prime sette in classifica. Un’Italia sempre più simile alla Spagna, dove le televisioni ormai la fanno da padrona con un  inevitabile, però, calo dell’interesse. In un caos generale bisogna fare un passo alla volta, concentrando, almeno per oggi, l’attenzione su Lazio-Inter. L’unico precedente di un match giocato di venerdì, Genoa-Inter, dice che allo stadio erano presenti 27.566 persone mentre in tv la partita è stata seguita (mettendo insieme dati Sky e Mediaset Premium) da ben 2.124.571 di persone. Dando un’occhiata a questi numeri e aggiungendo i dati medi relativi ai posticipi di lunedì (2.550.474 di persone) si intuisce facilmente come mai le giornate di campionato stiano diventando sempre più un film suddiviso in capitoli, una saga che ha come unico fine attirare, attirare, attirare e incassare. Ai tifosi non resta che mettersi seduti in poltrona aspettando che quella palla presa a calci continui a regalare emozioni a patto che, almeno quest’anno, quelle regalate da Lazio-Inter siano autentiche.Si apre con un anticipo dell’anticipo la XV giornata di Serie A; una giornata insolita visto che il normale anticipo del sabato stavolta non sarà la prima partita a essere giocata bensì la seconda. In un calcio sempre più governato da diritti tv e sponsor lo sport sembra essere uscito di scena per lasciare il posto a numeri e revenues.