Calciopoli, sentenza di piazza
Che sarebbe andata a finire così almeno in primo grado (Caf) era abbastanza facile da intuire. In fondo i media e i tifosi (non delle squadre coinvolte) il loro giudizio di colpevolezza l’avevano già espresso, con il tam-tam delle intercettazioni che di fatto individuavano in Moggi & C. gli autori delle più atroci nefandezze.
Noi controcorrente, avevamo espresso un giudizio di attesa, e oggi dopo alcune ore dalla decisione della Caf che per il momento “riscrive” il calcio italiano proviamo a tirare le somme.
Dal processo e dalla mancanza di un vero e approfondito dibattito tra accusa e difesa emerge per certo che non esiste alcuna prova di illecito sul campo. Nessuno degli indagati ha mai ammesso di aver avvantaggiato uno o più club con le sue decisioni. Nessun giocatore è rimasto coinvolto nelle vicende. A detta di tutti gli esperti del settore, Juventus e Milan hanno sempre meritato le loro prime due posizioni in classifica ( ed hanno fornito 8 undicesimi della nazionale campione del mondo). Del resto le partite sotto “accusa” nel caso della Juventus sono due e relative alla stagione 2004-05, così per le altre squadre, tra cui la Lazio, che non aveva apparentemente alcun motivo di chiedere favori avendo fatto gli ultimi due campionati lontano dalla vetta e dalla zona retrocessione.
Non vorremmo quindi che le sentenze della Caf siano state in qualche modo “influenzate” dall’atmosfera giustizialista che da subito aveva trovato i colpevoli da condannare con decisioni esemplari. Ora aspettiamo l’appello e gli ulteriori gradi. Siamo certi che le pene comminate dalla Caf verranno sensibilmente ridotte, con il Milan in Champions League, Lazio e Fiorentina in A, con pochi punti di penalizzazione e la Juve, udite udite, in A con -30 punti di penalizzazione…….vediamo se questa volta saremo più bravi dei colleghi dela Gazzetta dello Sport.
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