Calcioscommesse: La piena assoluzione di Rijat Shala diventa il caso mediatico dell’estate
Sporteconomy ha raccolto la dichiarazione ufficiale del suo legale, l’avvocato foggiano Gianluca Guerrasio:
“Temevamo che il caso Shala potesse diventare il caso Tortora del calcio italiano. Nonostante l’ondata colpevolista che si intravedeva anche da un punto di vista mediatico – va detto però che qualche voce si era già schierata a favore dell’assoluzione di Shala e di questo va dato merito in primis all’agenzia Sporteconomy – siamo soddisfatti che sia stata resa giustizia dai giudici della CDN ad un calciatore come Shala coinvolto ingiustamente in questo girone infernale. In effetti la giustizia sportiva di I grado ha preso atto dell’insussistenza di elementi a carico di Shala, atteso che il nome dello stesso non è mai stato fatto spontaneamente dal Gervasoni dinnanzi all’Autorità Giudiziaria di Cremona, ma solo nel secondo interrogatorio e solo a seguito di palese suggerimento degli inquirenti – Gervasoni dice (ora che me ne fate il nome confermo dovrebbe trattarsi dell’albanese Shala), quindi anche in maniera totalmente dubitativa usando il condizionale. Tra l’altro lo stesso giocatore è da oltre 15 anni di nazionalità svizzera e di origine Kosovare, non certamente può essere catalogato come un giocatore albanese. Difatti, lo stesso è il giocatore con maggior numero di presenze in nazionale under 21 svizzera e, quindi, viene considerato nell’ambiente calcistico come giocatore svizzero. E poi Gervasoni ha riportato tali dichiarazioni che sussurravano il nome di Shala sempre “de relato” e senza mai citare la fonte originaria di queste sue propalazioni accusatorie. Prendiamo atto che non essendo stato proposto appello da parte della Procura Federale, la sentenza è passata in giudicato e, quindi, l’incubo di tali accuse infamanti e di essere additato come giocatore infedele e corrotto si è dissolto perchè sono emerse le assurdità di tali addebiti. Quando ho saputo la notizia del proscioglimento, ho subito chiamato Shala e siamo quasi scoppiati in lacrime per un misto di rabbia e gioia. Prima di essere mio cliente, Shala è un caro amico che ho apprezzato e conosciuto quando giocava nel Foggia e lo ricordo, come tutti i tifosi del Foggia e delle altre squadre in cui ha militato come un vero gladiatore, uno che dava l’anima in campo e non si risparmiava mai. Shala è un uomo e un giocatore di cuore e merita di dimostrarlo subito a partire dalla prossima stagione agonistica, dove sono convinto che molte squadre punteranno su di lui, soprattutto per il suo temperamento in campo e per la sua forza agonistica. Il 2 luglio Shala si sposerà (e io festeggio il mio primo anniversario di matrimonio, viva la causalità) e, al lottatore Shala dico: dopo aver scalato con successo questa montagna di accuse assurde ed ingiuste, ora preparati a combattere col cuore e a vincere le tue battaglie in campo perchè questo è quello che hai sempre amato e voluto”.
La piena assoluzione del calciatore kosovaro Rijat Shala (di passaporto svizzero), seguito sin dall’inizio della vicenda dall’agenzia Sporteconomy, per il quale il procuratore Palazzi aveva chiesto 3 anni e 6 mesi, è diventato il caso mediatico dell’estate. Inizialmente snobbato da stampa e tv, dopo il verdetto è diventato il personaggio di Calcioscommesse, perchè chiaramente ha mostrato, ancora una volta, le debolezze della nostra giustizia. Shala è stato ribattezzato l’Enzo Tortora del calcio tricolore, anche se per fortuna non ha mai subito l’umiliazione del carcere. E’ pur vero, però, che, prima della sentenza di piena assoluzione, è stato massacrato dai media svizzeri e comunque la sua immagine è stata sporcata da una accusa ingiusta quanto infamante.
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