Champions League – Milan-Real termina 2-2
L’ attacco del Real fa paura così come l’aveva fatta al Bernabeu due settimane fa: nel giro di un quarto d’ora sono già quattro le occasioni da gol per gli spagnoli. Inizia Higuaín costringendo Christian Abbiati a una difficile deviazione in tuffo con un destro a girare dal limite dell’area. Poi Pepe schiaccia troppo un colpo di testa a due passi dal portiere rossonero sulla punizione da sinistra di Xabi Alonso. Il centrocampista spagnolo ci prova poi con un gran tiro al volo che sfiora il palo. L’opportunità più ghiotta è però quella che capita a Ángel Di María. L’argentino scappa via a destra, entra in area, elude il recupero di Gianluca Zambrotta, ma calcio a lato da ottima posizione.
In questo frangente la risposta del Milan è tutta in un tiro troppo centrale di Kevin-Prince Boateng su invitante passaggio di Pato da destra. Il brasiliano è poi fermato da una splendida chiusura volante di Ricardo Carvalho sulla pennellata di Ronaldino. Ma è ancora il Real a spingere con decisione e con trame deliziose: la porta rossonera resta inviolata solo per un doppio salvataggio di Andrea Pirlo sulla linea, il primo sul colpo di testa di Higuaín, il secondo sul tiro al volo di Di María.
Al 25′ la palla buona capita a Zlatan Ibrahimović. Imbeccato da Boateng, lo svedese si presenta a tu per tu con Iker Casillas, ma il portiere spagnolo ha la meglio respingendo con i piedi il piatto destro del rossonero che spreca troppo tempo per portarsi il pallone sul piede preferito. Ancora Ibrahimović ha una palla buona per portare in vantaggio i rossoneri su assist di Ronaldinho, ma questa volta lo svedese non centra la porta con il pallonetto sull’uscita di Casillas. Proprio in chiusura di primo tempo arriva invece il gol del Real. Di María taglia da sinistra al centro e pesca Higuaín sul filo del fuorigioco. Nulla da fare per Abbiati sul destro angolato del centravanti argentino.
La ripresa si apre con una staffilata di Ronaldo che Abbiati toglie dall’incrocio con un bell’intervento in tuffo. Il Milan fa grandissima fatica ad impostare l’azione, e resta a galla soprattutto grazie a un Gennaro Gattuso in versione Germania 2006 che lotta alla sua maniera su ogni pallone. Intanto Massimiliano Allegri si gioca la carta Filippo Inzaghi richiamando in panchina Ronaldinho.
Una mossa che si rivela azzeccata poco più tardi. Ibrahimović affonda a sinistra e centra. Casillas non trattiene e chi c’è lì ad insaccare di testa a porta vuota? Risposta facile, anche troppo. Lo stesso giocatore che Josè Mourinho aveva detto di temere due settimane fa alla vigilia della sfida di Madrid: ‘Superpippo’ Inzaghi. E chi scatta sul filo del fuorigioco per battere ancora Casillas in uscita poco dopo? Sì, è ancora lui. Sono 70 (record) i sui gol nelle coppe.
Proprio quando i rossoneri si preparano a festeggiare l’eroe meno atteso, arriva il pareggio di Pedro León su assist di Karim Benzema. Entrambi entrati nel secondo tempo. Il tocco di Mourinho a rovinare la grande serata di Inzaghi. Al fischio finale bello l’abbraccio tra i due. Il Milan dovrà ancora lottare, il Real è già agli ottavi.
Trenta minuti per rivoltare come un calzino la sfida del Gruppo G tra AC Milan e Real Madrid CF a San Siro, poi la doccia fredda in pieno recupero. Filippo Inzaghi entra nella ripresa e cambia una partita che stava mettendosi male per i Rossoneri dopo il gol Gonzalo Higuaín. La doppietta dell’attaccante viene però vanificata da Pedro León a pochi istanti dal fischio finale.
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