I magnati ,Akhmetov e Abramovich, condividono la nuova posizione sociale che hanno i ricchi dell’Est Europa: tutti e due riescono ad interferire le decisioni politiche in ambito lavorativo, collezioniano yacht, hanno numerose quote di azioni nel campo energetico e soprattutto sono accomunati da questa grande passione per il calcio. Akhmetov è stato in grado di investire denaro con grande saggezza a Donetsk. Da quando è diventato presidente e proprietario del club nel 1996, Akhmetov ha speso centosettantacinque milioni di euro per costruire lo stadio “Donbass Arena” nel 2009 e duecento milioni per fare una squadra all’altezza di partecipare alla Champions League in questa stagione. A questi investimenti si aggiungerebbero anche altri cento milioni di euro per costruire il nuovo complesso sportivo. Domani, quindi insieme alla conquista dei tre punti validi per la qualificazione agli ottavi di Champions League, avrà luogo un’altra sfida, quella economica: chi la spunterà tra i due magnati?
Il miliardario presidente dello Shaktar Donetsk, Rinat Akhmetov, riceverà domani il Chelsea di Roman Abramovich. I due sono tra i più grandi magnati del calcio est europeo: Akhmetov ha una fortuna di circa ventun mila milioni di euro, che lo colloca al numero trentanove tra gli uomini più ricchi del mondo e numero uno in Ucraina, e Roman Abramovich, più “povero”, che ha un patrimonio di nove mila milioni di euro, ed è posto da Forbes al sessantottesimo posto.
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