Le contestazioni anti-Israele, per gli attacchi militari sul territorio palestinese, stanno toccando anche il mondo dello sport. Il primo boicottaggio è avvenuto nei confronti di Puma sponsor tecnico (nella foto una immagine di archivio) dell’abbigliamento gara delle selezioni IFA (la Federcalcio Israele), che, negli ultimi 5 anni, è stata profondamente attaccata (sopratuttto sui social network) per questa partnership commerciale. Con l’annuncio della fine del contratto l’attenzione dei media si è spostata immediatamente sul nome del nuovo partner, che sarà Erreà (azienda emiliana con sede a S.Polo di Torrile), per i prossimi 2 anni (a partire dal prossimo 1° gennaio 2025).

La realtà tricolore, dopo l’annuncio (rimosso dopo una serie di attacchi), ha deciso di spegnere i riflettori, perchè l’attenzione degli attivisti “pro” Palestina si era subito spostata sui social aziendali. Singolare anche che il sito dell’IFA non sia più raggiungibile.

Da quest’anno poi la casa emiliana è partner dell’UEFA all’interno programma Kit Assistance Scheme 2024-26. Fornisce materiale, con il supporto economico della Uefa, a piccole selezioni nazionali come Andorra, Far Oer, San Marino, Liechtenstein e Kazakhistan.