Ciclismo – Zomegnan (Rcs Sport) spiega il fenomeno “Giro”
“La carovana del Giro d’Italia un Paese in movimento”, spiega Angelo Zomegnan. “La gente ama il ciclismo e lo dimostra seguendolo dal vivo lungo i percorsi di gara. Nella precedente edizione del Giro abbiamo totalizzato più di 5.4 milioni di spettatori, arrivando a toccare quota 6 milioni se consideriamo anche le tappe corse fuori dai confini nazionali. E’ come se mettessimo insieme la capienza di 100 stadi come San Siro in occasione del derby. Questi dati di appeal sono confermati dai risultati di audience: 31 milioni solo in Italia, con una media di 2 milioni di contatti al giorno”.
La particolarità di questa edizione non è solo la celebrazione del Centenario, ma anche la presenza, per la prima volta al Giro, di Lance Armstrong, in Italia per promuovere il progetto “Livestrong”, la fondazione creata per raccogliere fondi per la ricerca contro il cancro.
“Il corridore americano ha scelto di correre per due ordini di ragioni”, ha spiegato Zomegnan. “Dopo il Tour del Centenario ha la possibilità di centrare il Giro d’Italia del Centenario. Ma al di là di questa movitazione agonistica ha capito che l’Italia è il Paese al mondo con la maggiore sensibilità per le iniziative a carattere solidale”.
Resta come unica spada di Damocle, su una edizione che si preannuncia record, l’ombra del doping. “Gli organizzatori delle corse ciclistiche sono le prime vittime del doping e degli imbrogli di alcuni corridori”, conclude il direttore del Giro. “Bisogna considerare che la macchina organizzativa del Giro ha previsto, per i controlli e per la quota del passaporto biologico, investimenti pari a 250 mila euro. E’ una cifra importante spesa per dare credibilità alla manifestazione e per mandare un messaggio chiaro a chi ancora vuole rischiare la vita con sostanze dopanti, rovinando uno degli sport più amati dalla gente…L’Italia, tra l’altro, è uno dei pochi Paesi che ha deciso di portare avanti una condotta ferma su questo tema. A differenza di altri abbiamo il coraggio di sacrificare i nostri idoli se decidono di giocare sporco”.
fonte: ItaliaOggi
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