Cogetech da’ uno sguardo oltre confine al mondo del gioco
Come viene affrontato il tema del gioco legale fuori dal nostro paese? Quali sono le politiche, le azioni verso un gioco responsabile? Chi deve essere responsabile e in che modo lo si può comunicare? Cogetech si è interrogata sul tema del gioco responsabile ponendo lo sguardo oltre la penisola cercando di capire come agiscono gli altri paesi e quali iniziative adottano per tutelare il giocatore.
Il risultato di questa ricerca è la mostra infografica “Responsabile a chi? Uno sguardo sul gioco oltre confine”, presentata sulla terrazza della sede romana in occasione di Enada Roma 2014. Un percorso fatto di immagini che tocca sette paesi: Italia, Francia, Regno Unito, Grecia, Spagna, Stati Uniti e Canada. Per ogni nazione è stata proposta una sorta di carta d’identità del gioco con dettagli sul panorama istituzionale, curiosità e informazioni sul gioco responsabile.
L’obiettivo è quello di creare un momento di riflessione attraverso il quale venire a contatto con gli strumenti comunicativi e le azioni intraprese a livello mondiale per favorire l’educazione al gioco responsabile, tematica a cui Cogetech è particolarmente sensibile, senza la pretesa di scegliere un modello legale, né di proporre una soluzione alternativa al sistema italiano. Cogetech ha voluto dare stimoli capaci di suscitare riflessioni e dibattito sul tema del gioco sostenibile.
“L’attenzione verso il gioco sano – afferma Fabio Schiavolin, AD Cogetech – è da sempre una delle mission aziendali. Abbiamo iniziato anni fa con la campagna di sensibilizzazione ‘Gioca con misura’ grazie alla quale abbiamo ricevuto la certificazione internazionale G4 sul gioco responsabile. Con il brand iZiplay siamo stati il primo operatore a promuovere e sostenere un progetto di formazione contro le frodi nel calcio organizzato in collaborazione con Sportradar per il Genoa Cfc.” Un passo importante verso una comunicazione schietta e diretta Cogetech lo ha fatto con la campagna “Il cu** non esiste. Gioca con la testa”. Un nuovo linguaggio per affrontare il tema del gioco responsabile informando sempre il giocatore sulle possibili percentuali di vincita e di perdita per ogni prodotto.
“La regolamentazione del mercato italiano – conclude Fabio Schiavolin – è relativamente giovane rispetto ad altri Paesi, ma in oltre dieci anni di attività abbiamo fatto passi da gigante, tanto che il “modello Italia” è a tutti gli effetti un esempio da seguire per l’Europa. Il settore dei giochi in Italia è tra i più regolamentati al mondo: si tratta di un’architettura complessa, in continua evoluzione, che ha garantito gli interessi pubblici ed erariali, senza dimenticare la tutela dei consumatori. In questo contesto il nostro sforzo continuo è volto al continuo miglioramento di prodotti e servizi offerti nel rispetto delle regole e con una speciale attenzione alla tutela dell’elemento centrale di questa industria: il giocatore.”
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