Colpo della GDF, chiusi 114 siti Internet pirata di eventi sportivi
(di Gregorio Scaglioli) – La Guardia di Finanza ha oscurato 114 siti “pirata” che trasmettevano illegalmente contenuti sportivi sia in diretta streaming che on demand. L’operazione denominata “Free Football” è stata portata avanti dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brescia insieme al Nucleo Speciale Tutel Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza di Roma, che è riuscita a risalire ai server situati nei paesi dell’Est per bloccare la diffusione anche di altri contenuti illegali come film e serie TV.
L’operazione è durata qualche mese a causa della necessità di ottenere software in grado di individuare i siti colpevoli di violazione di copyright che guadagnavano prevalentemente grazie a pubblicità con spot riguardanti attività situate proprio nell’Est Europa.
Quello della pirateria è un cancro che, ogni anno, toglie ai settori economici italiani oltre 1 miliardo di euro (600 milioni solo per il settore audiovisivo) recando anche un danno di immagine non indifferente ad enti/soggetti privati come Serie A, Sky o DAZN.
Il “fenomeno” ristretto al campo sportivo purtroppo è in ascesa: +52% di atti illegali nel biennio 2017-18 con 5.2 milioni di introiti persi e migliaia di posti di lavoro in pericolo. Nel corso del 2018 sono quasi 5 milioni gli italiani che hanno ammesso di aver visto illegalmente contenuti sportivi, mentre gli atti di pirateria sportiva effettuati nell’ultimo anno raggiungono i 22 milioni: tutto ciò alimenta un circuito illegale molto esteso che rafforza sempre di più le organizzazioni criminali.
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