Combat sports: One Championship prima sport media company asiatica
In appena 8 anni dalla sua nascita, “One Championship” è diventata la più importante “promotion” attiva sul mercato asiatico. Il magazine Forbes stima che il valore economico di questa struttura, con base nella città-stato di Singapore, sia molto vicino al miliardo di euro, grazie soprattutto alla strategia marketing messa in campo (basata sui valori “etici” presenti nelle arti marziali) da Chatri Sityodtong, tycoon thailandese, presidente e amministratore delegato di One Championship.
L’obiettivo futuro, nel 2020, è sbarcare in India e negli Stati Uniti, per contrastare, il duopolio di UFC e Bellator (le due più importanti realtà a stelle e strisce specializzate in combat sports). Sempre nel prossimo futuro è prevista l’espansione in Europa, con il mercato italiano affidato a Carlo Di Blasi (nella foto sotto), promoter leader negli sport da combattimento (da quasi 25 anni organizza l’evento “Oktagon” tra Torino, Milano, Firenze e Roma) e manager del campione di kickboxing l’italo-armeno Giorgio Petrosyan. Quest’ultimo ha vinto, nella stagione in corso, in Giappone, il titolo “OneChampionship”, nei pesi leggeri, incassando un assegno vicino al milione di euro.
In Asia, quest’anno, One Championship ha organizzato più di 40 eventi, di cui 26 di profilo internazionale (oltre 14 soltanto in Cina), toccando, per esempio, metropoli come Kuala Lumpur, Tokyo, Singapore e Pechino.
One Championship è visto in “linear tv” in 142 Paesi, mentre via OTT (letteralmente “Over The Top”), sfruttando le piattaforme digitali, è distribuito in tutto il mondo. Lo streaming gratuito degli eventi è il punto di forza per qualità e copertura mondiale, assieme al potenziamento costante dell’app, che consente di attrarre fan in ogni continente.
I numeri sono crescenti. Nel 2011, più 700mila persone hanno seguito il primo evento organizzato a Singapore. Per passare poi dai 25 milioni del 2018 ai 28 milioni della prima metà del 2019. Poi un ulteriore consolidamento a quota 42 milioni e, in questo autunno, durante le finali del “OneChampionshipCentury” di Tokyo, è stato toccato il tetto recorddegli 85 milioni di utenti (collegati attraverso diverse piattaforme digital).
“One Championship è trasmesso free-to air e su piattaforme digitali ogni settimana in tutte le principali nazioni d’Asia. Anche se abbiamo raggiunto 85 milioni di spettatori, riteniamo di aver appena sfiorato il potenziale dell’audience asiatica. Per il prossimo anno, intendiamo organizzare un calendario di 50 eventi, tra OneChampionship, OneHeroes Series (format dedicato ai giovani talenti del settore, nda), OneWarrior Series e OneEsports”, ha dichiarato a Tuttosport, Chatri Sityodtong fondatore della promotionsingaporiana (secondo Fox Sports è la seconda persona più potente nel mercato dello sport-business asiatico).
“OneChampionship, dopo aver conquistato Asia e Far East, diventando la prima “sport media property” del continente, sta preparando lo sbarco in Europa, che avverrà in due fasi: la prima con i tornei di qualificazione nazionale e la seconda con i grand gala.Il primo di questi importanti show è previsto in Italia l’anno prossimo (nel 2020, nda). Milano e Roma sono le tappe possibili” ha sottolineato Carlo Di Blasi presidente OneChampionshipItaly con delega per l’Europa.
Nell’edizione 2019 c’è stata anche la consacrazione sportiva di Giorgio Petrosyan (oltre 120 combattimenti vinti in carriera – nella foto sopra). A Tokyo, in occasione delle “finali” del “OneKickboxing World Grand Prix”, nella categoria sotto i 70 kg di peso (il 33enne atleta azzurro è sponsorizzato da Stone Island, Venum e dal circuito Evolve MMA) ha vinto il titolo iridato contro il 31enne franco-algerino Samy Sana. (fonte: Tuttosport)
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