Comprare lo stadio Atleti Azzurri d’Italia costerà 7,8 mln
(di Marcel Vulpis) – E’ questa la base di partenza della perizia depositata dalla Avallon (società tecnica incaricata dal comune di Bergamo nella valutazione della eventuale cessione dello stadio Atleti Azzurri d’Italia, casa storica dell’Atalanta calcio). La stima del valore della struttura è pari a 7,8 milioni di euro. Una cifra superiore a quella stimata per esempio per il Friuli (in diritto di superficie per 99 anni) di Udine (4,4 milioni di euro), ma in linea (anche se al rialzo) rispetto alla attese della dirigenza nerazzurra, sicuramente in pole position per l’acquisizione della struttura in oggetto.
I criteri adottati dalla Avalon, si legge sull’Eco di Bergamo, che ha aperto su questa operazione con una foto-notizia in prima pagina (con tanto di approfondimento a pagina 20 della sezione “Città”), sono stati due: uno reddituale finanziario (legato al valore del canone d’affitto pari a 560 mila euro annui) e l’altro relativo al costo di costruzione: in pratica gli esperti della società hanno quantificato le risorse indispensabili a realizzare l’impianto ex novo, adeguandole quindi ad un indice di obsolescenza. Dalla media dei due valori si è ottenuta la cifra finale.
Tra acquisto e ristrutturazione l’operazione stadio costerebbero tra 30 e 35 milioni di euro, anche se l’Atalanta calcio mira a portare il costo finale in area 25-27 milioni di euro (lavorando per sezioni di stadio, partendo dalle curve). Quasi sicuro l’interessamento della proprietà Percassi in grado di “garantire” l’intera operazione all’istituto bancario (da capire per esempio come si muoverà l’Istituto per il Credito Sportivo), presumibilmente del territorio, interessato a supportare la società di calcio in questa operazione di investimento strutturale.
Un punto interrogativo è anche sui tempi di partenza dell’operazione, se l’acquirente dovesse essere come tutti prevedono solo l’Atalanta calcio del patron Antonio Percassi. Se i lavori di ristrutturazione (lavorando per lotti) totale dell’impianto dovessero partire nel 2017, ci vorranno almeno tre anni.
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