Convegni – Impianti: Modelli di sviluppo e tendenze alla luce del DDL Lolli-Butti
Per affrontare questo tema di estrema attualità la Lega Pallavolo Serie A Femminile ha organizzato il convegno: “Le Arene prossime future”. “Modelli di sviluppo e tendenze in tema di impianti sportivi, alla luce del DDL Lolli-Butti”, che si terrà giovedì 8 luglio a Roma, alle ore 10.30, presso la Sala Conferenze di Palazzo Marini, in via del Pozzetto 158. Interverranno, in qualità di relatori, l’ on. Mauro Fabris , presidente Lega Pallavolo Serie A Femminile, l’ on. Giovanni Lolli , co-firmatario della proposta di legge relativa all’impiantistica sportiva, l’ on. Claudio Barbaro , relatore alla Camera dei Deputati della proposta di legge, Maurizio Beretta , presidente Lega Calcio Serie A, Michele Uva , dirigente Figc e docente Università di Roma Tor Vergata, Andrea Cardinaletti , presidente Istituto del Credito Sportivo, Gino Zavanella , designer e esperto di impiantistica sportiva, Daniele Bolognesi , responsabile Relazioni Esterne Sport Lottomatica; modererà Roberto Ghiretti , presidente di Studio Ghiretti. In un anno caratterizzato dai grandi eventi sportivi [oltre ai Campionati del Mondo di Calcio in corso di svolgimento in Sud Africa, la Turchia ospiterà i Campionati del Mondo di Basket, il Giappone organizzerà per l’ennesima volta il Mondiale di Volley femminile, mentre l’Italia si sta preparando per il Mondiale di Volley maschile], è quanto mai pertinente interrogarsi sul “livello d’avanguardia” dello sport italiano in rapporto al panorama mondiale. Punto di partenza imprescindibile per il dibattito sarà la presentazione dello stato dell’arte dell’iter parlamentare del “DDL Lolli-Butti”, a cui seguirà un approfondimento scandito da più voci sui potenziali vantaggi che porterebbe alla comunità sportiva nel suo complesso [economica, sociale, culturale] l’avviamento di una nuova, seria, stagione di rinnovamento dell’impiantistica sportiva in Italia.
I grandi impianti sportivi italiani, per la maggior parte costruiti soltanto alcuni anni or sono, sono oggi già lontani dai modelli di fruizione in dotazione nei campionati esteri, e non sembrano essere adeguati a soddisfare le nuove prospettive gestionali, necessarie a sostenere e ampliare il fenomeno sportivo nazionale.
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