Di seguito l’abstracta dell’intervento di Alfredo Mastropasqua, direttore marketing della Federmoto.

In un momento di crisi economica come quello attuale la Federmoto ha coraggiosamente scelto di organizzare in prima persona il Campionato Italiano Velocità, massima espressione motociclistica nazionale dal punto di vista economico e sportivo. Nonostante potesse sembrare preferibile, data la congiuntura, esternalizzare l’organizzazione, ottenendo in tal modo un ricavo minimo ma certo, la FMI ha scelto l’autoproduzione di un simile evento sotto ogni punto di vista, persino televisivo,  sostenendo in toto il rischio imprenditoriale. La Federazione Motociclistica, forte delle competenze organizzative e manageriali maturate al suo interno negli ultimi anni, crede, infatti, che la gestione diretta del CIV sia, da una parte, un intervento dovuto per sostenere il settore in un momento di crisi, dando fiducia a tutti gli stakeholder coinvolti, e, dall’altro, un’occasione unica da cogliere per completare la propria offerta ai partner. Il CIV da questa prospettiva va visto, infatti, come un asset ulteriore, che la FMI controlla direttamente e totalmente, che si integra verticalmente alla community (motoclub, piloti e tesserati). Ai propri partner, pertanto, la FMI propone la sua storia centenaria, la passione e il coinvolgimento dei suoi associati e un campionato del quale gestisce la comunicazione, l’immagine, la visibilità e l’intera offerta commerciale. In questo modo, in una perfetta ottica win-win, i partner, avendo un unico interlocutore, ottimizzano e massimizzano il loro investimento, mentre la FMI riesce ad ottenere nuove risorse, indispensabili per far fronte ai maggiori costi.

E’ attualmente in programma a Roma, presso l’Università Tor Vergata, il workshop sul tema della "Crisi & Sport" (ideato dal prof. Sergio Cherubini – "Master in Economia e Gestione dello Sport"), con una serie di relatori provenienti dal mondo dello sport-business.