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Convegno – “Dalla società sportiva al concetto di impresa

La trasformazione delle società sportive in imprese è stata esaminata in un convegno a Genova tenuto ieri presso la sede di Confindustria Liguria. “Dalla società 
sportiva all’Â’impresa sportiva”
è il titolo dellÂ’’incontro organizzato da
Federprofessional, Federsupporter e Criteria Ricerche.

Ha aperto i lavori Alfredo Parisi, presidente di Federsupporter e 
amministratore di Criteria Ricerche srl, che ha evidenziato che in
particolare nel mondo del calcio italiano soltanto la Juventus finora ha
adottato nella sua gestione criteri d’Â’impresa.

A differenza delle altre realtà internazionali, come ad esempio quella inglese, le
società italiane dipendono oggi in larga parte dai ricavi da diritti tv
(40,7% sul totale), mentre le suddette realtà internazionali 
presentano introiti provenienti in maggior parte da biglietteria e
merchandising. 


Il direttore della comunicazione di Banca Carige, Antonello Amato, ha
parlato dellÂ’’importanza delle sponsorizzazioni sportive, che oggi sono
intese come atti di liberalità, e che invece, sempre 
nella logica di impresa, dovranno essere sempre più viste come investimenti
da parte degli sponsor per incrementare la commercializzazione dei loro
prodotti e servizi. 


Il reggente della Fondazione Genoa 1893, prof. Andrea DÂ’Angelo, nel suo
intervento ha sottolineato l’importanza del “capitale umano” costituito dai
tifosi. DÂ’Angelo ha spiegato il modello 
partecipativo rappresentato dalla Fondazione che, al di là sinora  poco
felici esiti di esperienze di azionariato popolare e diffuso, può
rappresentare un giusto punto dÂ’incontro tra lÂ’esigenza di 
salvaguardare una gestione efficiente della società con lÂ’esigenza di
garantire forme di partecipazione dei tifosi alla vita societaria.


Felice Pulici, consigliere di Federsupporter e noto ex portiere della Lazio
campione dÂ’Italia 1974, si è soffermato sul calcio giovanile e lÂ’importanza
dei vivai. Pulici ha proposto una diversa 
regolamentazione dei campionati giovanili che faciliti il progressivo
passaggio all’Â’attività professionistica e permetta maggiori possibilità ai
giovani calciatori di formarsi, non solo tecnicamente, 
giocando un maggior numero di partita.


Diego Tarì, direttore pianificazione e sviluppo dell’Â’Istituto Ligure
Mobiliare, si è occupato degli stadi come strumento di accrescimento
patrimoniale e di incremento dei ricavi delle società 
calcistiche, evidenziando come la costruzione di nuovi stadi polifunzionali,
che pure presenta elementi positivi, non sia una componente risolutiva per
il risanamento finanziario delle società 
stesse come spesso erroneamente si vuole far credere.

In ogni caso, secondo Tarì, la costruzione di nuovi stadi che non necessariamente devono essere di proprietà delle società non può  costituire il pretesto per far diventare lo stadio un accessorio per eventuali speculazioni immobiliari.


LÂ’’avvocato Roberto Betti, tributarista e consigliere di Federsupporter, si è
soffermato sulle problematiche di carattere fiscale che sono state finora
molto sottovalutate dalle società sportive e che, 
se non prese nella dovuta considerazione, possono avere nel tempo effetti
dirompenti sui bilanci delle suddette società. AllÂ’’intervento dellÂ’’avvocato
Betti si è agganciato quello dell’Â’avvocato 
Massimo Rossetti, responsabile dell’Â’area giuridica di Federsupporter, il
quale ha parlato di alcune specifiche questioni attinenti al rapporto di
lavoro dello sportivo professionista, evidenziando 
lÂ’anacronismo e le contraddizioni a cui può dar luogo il mantenimento della
qualificazione di tale rapporto come lavoro dipendente. Inoltre, l’Â’avv.
Rossetti si è soffermato su alcune 
problematiche relative alla tessera del tifoso.


Il dottor Davide Scapini, agente Fifa di calciatori, ha parlato della
necessità di meglio regolamentare lÂ’attività di agente, anche per evitare
opacità e abusi che si verificano, preoccupandosi di 
rendere omogenea e compatibile la disciplina Fifa in materia con le norme
generali del nostro ordinamento, tenuto conto della qualificazione del
rapporto di lavoro subordinato.


LÂ’’avvocato Gianpaolo Maraini, dello studi DÂ’Angelo, ha evidenziato
lÂ’importanza del fatto che le società sportive si adeguino alla normativa
del decreto legislativo 231/2001 per evitare che 
eventuali reati commessi dagli esponenti delle stesse società possano
comportare gravi conseguenze per queste ultime, non solo sul piano
civilistico ma anche sul piano di eventuali sanzioni 
sportive.


Luca Barabino, consigliere del Genoa cfc e presidente della
Barabino & Partners, si è occupato del valore del marchio sportivo e della
sua valorizzazione nellÂ’ottica dÂ’impresa per cui 
mentre oggi sono le società che guardano al mercato, in futuro sia sempre di
più il mercato a guardare le società. 

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