Covid, boom degli eSports: “…Profitti per 1 miliardo di dollari nel 2020”
(di Marco D’Avenia) – Il report annuale di PwC per lo sport business ha messo in evidenza la grave crisi degli sport tradizionali, mentre ha evidenziato il boom degli eSports. Gli sport giocati sulle console coinvolgono sulle piattaforme streaming milioni di spettatori ogni anno e nel 2020, complice il lockdown, la potenziale audience è aumentata a dismisura, confermando gli sport elettronici come vero e proprio “bene rifugio” per le società sportive in tempo di pandemia.
I dati (chiaramente a livello mondiale) sono chiari: a partire dalla prima settimana di marzo 2020 (inizio lockdown), secondo i dati raccolti da PwC e IRIS, gli “eSports fantasy” e “sparatutto” (“League of Legends”, “Fortnite“, ecc.) hanno incrementato il proprio pubblico del circa 50%, mentre “FIFA”, “NBA2K” e “Madden NFL” (“simulated eSports”) hanno addirittura triplicato i loro numeri, raggiungendo vette di 350 ore trasmesse in diretta su YouTube e Twitch dai gamer professionisti.
Molti investitori, specie quelli più avanti con l’età, secondo PwC potrebbero essere scettici e potrebbero rischiare di non comprendere a pieno l’opportunità di profitto rappresentata dagli eSport. Secondo l’agenzia di consulenza strategica, gli sport virtuali possono non solo migliorare l’interazione fra società e supporters, ma possono inoltre attirare nuovi partner commerciali e aprire nuove possibilità di business, offrendo strategie di monetizzazione che possono portare valore all’impresa.
D’altronde si stima che l’industria globale degli eSports possa generare nel 2020 profitti per 1,1 miliardi di dollari, a fronte di 905,6 milioni del 2018, e crescerà di anno in anno, secondo i dati forniti da “Newzoo”, al ritmo di +15,7%.
Una delle società ad aver colto l’occasione di lanciarsi negli eSports è stata la “FIA”, che, vedendo annullati i propri gran premi di Formula Uno, ha organizzato un campionato virtuale al quale hanno partecipato tutti i piloti più in vista. L’evento è stato seguito da oltre 30 milioni di spettatori in tutto il mondo, dando alla Formula Uno grande visibilità sui social media e sui cosiddetti super-aggregators come “YouTube TV” e “Facebook”.
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