CR7 non segna più a Manchester. In fumo il progetto da 30 mln per l’Hotel Pestana
(di Marcel Andrè Vulpis) – La progettazione (iniziata nel 2020) prevedeva 151 camere di lusso (con sede a Manchester). Secondo quanto riporta il quotidiano britannico “The Sun“, il progetto alberghiero dell’Hotel Pestana (linea di strutture a marchio “CR7” (l’acronimo di Cristiano Ronaldo – nella foto in primo piano con la maglia del suo attuale club) è andato completamente in fumo (doveva generare 64 milioni di euro per l’economia locale e più di 900 posti di lavoro). La concessione edilizia è scaduta senza però che si sia vista la partenza dei lavori previsti.
Il fantasista portoghese, attualmente in forza al club saudita Al-Nassr, aveva giocato al Manchester United dal 2003 al 2009, prima di tornarvi nella stagione 2021/22 (segnando un totale di 103 reti). Solo al Real Madrid, dove ha giocato dal 2009 al 2018 (per 9 stagioni) ha segnato di più: 311 goal.
L’idea del campione era di tornare a Manchester, secondo polo calcistico inglese (al primo posto troviamo Londra), da imprenditore di successo. Sempre secondo il Sun, il fallimento dell’intera operazione costerà a CR7 non meno di 30 milioni di euro. Un danno ingente difficilmente recuperabile nel breve periodo, con il rischio di un forte impatto negativo sul bilancio economico dell’atleta nell’anno solare 2023.
Più in generale il progetto “Pestana” ha raggiunto una forte popolarità (soprattutto in Portogallo). Negli anni scorsi dopo i jeans, l’abbigliamento casual, un profumo, una linea di intimo maschile e di occhiali, Cristiano Ronaldo aveva deciso di inaugurare il suo nuovo hotel extra-lusso (“Pestana CR7″) sull’isola di Madeira (dove è nato, più precisamente a Funchal, 38 anni fa). La struttura alberghiera, costruita di fianco al suo museo personale, prevede piscine, luci soffuse, letti circolari con panorami mozzafiato.
L’albergo raccoglie molte delle memorabilia e souvenir di Cristiano Ronaldo, una sua statua a dimensione naturale, un ristorante con maxi-schermo per rivedere tutti i gol più belli della carriera, un binocolo per il cosiddetto “Cristiano watching” (nuova forma di voyeurismo calcistico) e maniglie delle porte ricalcate sulla sua mano, tanto da avere l’impressione di stringerla realmente al campione lusitano.
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