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Crolla il mercato sci/snowboard. Il futuro è nell’Outdoor

Presentata a Bardonecchia in occasione della sesta edizione degli Snow Shop Test una panoramica sui dati europei del mercato sci e snowboard in calo ininterrotto da 10 anni. Il futuro degli sport Outdoor risiede in discipline come Running, Trail Runnig, Climbing, Nordic Walking e arrampicata.

Il mercato degli sport outdoor per come sono sempre stati intesi è in costante e perenne calo da un decennio a questa parte – è questo quello che emerge dallo studio effettuato dagli esperti di settore di “Pro Shop Test”, l’unico network italiano di eventi B2B e B2C dedicati al mondo Bike, Outdoor, Snowboard e Ski e presentati a Bardonecchia all’interno della ISPO Academy allestita in occasione della sesta edizione dell’evento trade Snow Shop Test.

Parlando del settore Snowboard, in riferimento ai dati di Sell-In Europei (fonte EuroSIMA), si è passato dalle oltre 453.000 tavole vendute nel 2005/06 alle 295.000 del 2013. Gli attacchi sono calati, sempre nello stesso periodo, da 474.000 a 303.000 unità mentre gli scarponi sono passati da 506.000 a 321.000 paia.

Se per lo snowboard può esser valido il discorso dello “sport di nicchia”, totalmente diverso dovrebbe essere l’approccio per lo sci, da sempre considerato lo sport d’eccellenza della stagione invernale.

Ebbene i dati parlano chiaro: il crollo c’è stato ed è stato spaventoso. Si è passati dalle quasi 400.000 unità del 2004/05 (dati sell-in mercato Italia, fonte Pool Sci Italia) alle sole 182.000 di fine 2014.

Si mantiene stabile invece il mercato delle bike, l’altro grande sport outdoor universalmente riconosciuto. Fatta eccezione del picco di quasi 6 milioni di bici prodotte nel 1994, anno di messa in commercio delle mountain bike, negli ultimi 5 anni il mercato si è stabilizzato a quota 2,5 milioni di bici. Merita una parentesi a parte in questo settore la fetta di mercato dedicato alle e-bike: attualmente l’Italia è infatti al terzo posto in Europa nel mercato delle Electric Bike con oltre 50.000 pezzi venduti nel 2014 (+12%) e superata solo da Germania ed Olanda.

A livello internazionale si stima che nel 2018 le E-Bike in circolazione saranno oltre 42 milioni, per un giro di affari che supererà gli 11 miliardi di dollari.

Come si esce da questa situazione? Quali sono gli sport outdoor ed i settori dove puntare?

Gli esperti Pro Shop Test sono certi: “nei prossimi anni il trend di crescita si consoliderà e verterà verso sport quali Running, Trail Running, Climbing, Nordic Walking e arrampicata”.

I dati di mercato indicano un lento ma incoraggiante incremento di vendite ed i motivi sono da ricercare tra le caratteristiche demografiche e sociologiche dei praticanti sia amatoriali che agonisti.

Secondo gli studi il praticante di sport “Outdoor” è multitasking, multisport, desideroso di condividere esperienze, attento al risparmio e a valori quali charity ed ecosostenibilità, sempre alla ricerca di attività divertenti, accessibili, inclusive, particolarmente attento alla salute e al benessere fisico.

Questo nuovo soggetto sportivo si traduce ad esempio in quasi 10 milioni di pezzi venduti nel 2014 tra abbigliamento tecnico, calzature, accessori ed attrezzatura tecnica, per un totale di quasi 280 milioni di euro.

L’apparel svolge il ruolo del leone in questa battaglia con il 49% del market share per tipologia di prodotto in termini di valore e con il 47% in termini di volume.

Le calzature sportive si classificano invece al secondo posto con un fatturato di quasi 2 miliardi di euro per un totale di oltre 36 milioni di paia vendute.

Il progetto Pro Shop Test, con ben 6 eventi annuali dall’anima B2B dedicati ai mercati degli sport invernali, outdoor e bike, analizza da 6 anni le tendenze dei mercati sportivi nazionali con un network di oltre 130 aziende e ben 700 negozi che aderiscono alle iniziative proposte: eventi, demo day, workshop e analisi di mercato. “Le difficoltà sono evidenti, ma altrettanto lo sono le opportunità per i player attenti al mercato ed in grado di rinnovarsi – ha commentato Marco Sampaoli direttore del progetto Pro Shop Test – Le aziende e i negozi che hanno saputo interpretare i segnali del mercato per tempo, sono stati in grado di affrontare questo periodo a testa alta, in molti casi differenziando il proprio business ma, in alcuni casi eccellenti, facendo della specializzazione la propria forza”.

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Redazione

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