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Da Henry a Coutinho tutti i grandi rimpianti della serie A

(di Andrea Ranaldo) – Ora è ufficiale: Philippe Coutinho, dopo una corte serrata iniziata la scorsa estate, è un nuovo giocatore del Barcellona per la spaventosa cifra di 160 milioni di euro (120 fissi + 40 di bonus). A prescindere da chi avrà fatto l’affare – se i blaugrana tecnicamente, o il Liverpool economicamente – esiste un’ unica, indiscutibile società perdente: l’Inter.

Il brasiliano, infatti, ha militato tra le file dei nerazzurri a cavallo tra il 2010 e il gennaio del 2013, senza tuttavia lasciare traccia, tanto da indurre il club meneghino a cedere il giovane verde-oro – allora ventenne – per la modica cifra di 10 milioni di euro.

Ma Coutinho non è l’unica meteora del nostro calcio: sono molti i campioni che, pur transitati per la nostra Serie A, hanno poi fatto fortuna solamente una volta approdati in altri campionati. In questo articolo andremo a ricordare tutti i grandi rimpianti, in era recente, delle nostre squadre.

NOME: Patrick Vieira
DATA DI NASCITA: 23 giugno 1976
SQUADRA IN ITALIA: Milan
IN ITALIA DA luglio 1995 A giugno 1996
SQUADRA DELLA CONSACRAZIONE: Arsenal

Fisico statuario, visione di gioco e personalità da veterano – tanto che il Cannes lo aveva scelto come capitano a soli 19 anni – Patrick Vieira è uno dei grandi rimpianti del Milan. Approdato alla corte di Fabio Capello, dopo due stagioni da protagonista in Ligue 1, il centrocampista francese non è riuscito mai a scalare le gerarchie del club rossonero, scendendo in campo solamente in due occasioni, ma laureandosi, comunque, campione d’Italia al termine del campionato. E’ stato quello l’unico acuto della sua prima esperienza italiana: l’allora neo-allenatore dell’Arsenal, Arsène Wenger, se lo accaparrò nell’estate del 1996 per soli 4,5 milioni di sterline, facendone uno dei baluardi della sua squadra di imbattibili. Vieira ebbe, comunque, occasione di rifarsi in età matura: ritornato in Serie A nel 2005, grazie alla Juventus prima e all’Inter poi, vinse altri 4 campionati (di cui 1 revocato).

NOME: Roberto Carlos
DATA DI NASCITA: 10 aprile 1973
SQUADRA IN ITALIA: Inter
IN ITALIA DA luglio 1995 A giugno1996
SQUADRA DELLA CONSACRAZIONE: Real Madrid

La cessione di Roberto Carlos è forse la più grande follia di mercato della storia del calcio: il brasiliano, approdato in nerazzurro a 22 anni dopo una trionfante parentesi al Palmeiras, è infatti uno dei più positivi di quell’Inter, e terminerà la stagione con 7 reti in 34 partite. Numeri straordinari, soprattutto per un difensore: ma è proprio questo il neo che farà storcere il naso a Roy Hodgson, tecnico subentrato nel corso della stagione ad Ottavio Bianchi. L’inglese, confermato sulla panchina nerazzurra anche per l’annata successiva, dichiarò pubblicamente che “Roberto Carlos è indisciplinato”, e ammise di preferirgli Alessandro Pistone. Il resto è storia: Roberto Carlos ha vinto tutto in carriera con le maglie di Real Madrid e Brasile, ed è universalmente riconosciuto come uno dei più grandi terzini sinistri di sempre.

NOME: Patrick Kluivert
DATA DI NASCITA: 1° luglio 1976
SQUADRA IN ITALIA: Milan
IN ITALIA DA luglio 1997 A giugno 1998
SQUADRA DELLA CONSACRAZIONE: Barcellona

Forte di una grande tradizione con i giocatori olandesi, nell’estate del 1997 il Milan ingaggia Patrick Kluivert, attaccante messosi in luce con la maglia dell’Ajax, considerato uno dei più grandi prospetti nel panorama europeo. L’olandese, del resto, era una vecchia conoscenza del club rossonero: fu proprio un suo gol, nella finale di Coppa dei Campioni del 1995, a togliere ai rossoneri la possibilità di bissare la vittoria continentale della stagione precedente. Kluivert, purtroppo, disattese le aspettative, segnando solamente 6 gol in 27 partite di campionato, e diventando addirittura uno dei bersagli preferiti della Gialappa’s Band. Al termine della stagione, conclusasi con un anonimo 10° posto, l’olandese scelse il Barcellona per rilanciare la sua carriera. Missione compiuta: in blaugrana vinse subito il campionato spagnolo, diventando il pivot ideale per il calcio spumeggiante di Louis van Gaal.

NOME: Thierry Henry
DATA DI NASCITA: 17 agosto 1977
SQUADRA IN ITALIA: Juventus
IN ITALIA DA gennaio 1999 A luglio 1999
SQUADRA DELLA CONSACRAZIONE: Arsenal

Thierry Henry approda alla Juventus nel gennaio del 1999, in una stagione molto sfortunata per il club bianconero, che deve fare fronte, oltre al gravissimo infortunio al ginocchio di Alessandro Del Piero, anche alle dimissioni shock di Marcello Lippi. Al tecnico toscano subentra un giovane Carlo Ancelotti, incapace, specie in campionato, di invertire la tendenza negativa della squadra: a farne le spese sarà anche il talento del francese, relegato sulla fascia e, talvolta, schierato addirittura come terzino. Il bottino, al termine della stagione, fu molto magro: 3 reti in 16 presenze. Dopo alcune diatribe con il DS Luciano Moggi, Henry decide di lasciare la Juventus, facendo le fortune dell’Arsenal: il francese, grazie anche ai suoi 228 gol, vincerà tutto, e sarà addirittura eletto come secondo miglior calciatore nella storia della Premier League, alle spalle di Ryan Giggs.

NOME: Robbie Kean
DATA DI NASCITA: 8 luglio 1980
SQUADRA IN ITALIA: Inter
IN ITALIA DA luglio 2000 a dicembre 2000
SQUADRA DELLA CONSACRAZIONE: Tottenham

12 reti in 31 presenze in Premier League, con la maglia del Coventry City: sono queste le credenziali con cui Robbie Kean si presenta, appena 20enne, all’Inter. Il club nerazzurro sembra puntare moltissimo sul talento irlandese, tanto da offrirgli un contratto quinquennale da 3 miliardi di euro stagione. Una fiducia che, tuttavia, terminò ben presto: dopo l’esonero di Marcello Lippi, che schierò Kean in 14 occasioni – condite da 3 reti, tutte nelle coppe -. Marco Tardelli, chiamato a sostituire il tecnico toscano, lasciò partire il giovane attaccante senza dargli alcuna chance di dimostrare il suo valore. Lo farà nelle stagioni successive, lontano dalla Serie A: Kean divenne uno dei bomber più temuti del campionato inglese prima, e di quello statunitense poi, ed è un autentico eroe nazionale, in quanto primatista sia di presenze che di marcature con la maglia dell’Irlanda.

NOME: Pierre-Emerick Aubameyang
DATA DI NASCITA: 18 giugno 1989
SQUADRA IN ITALIA: Milan
IN ITALIA DA luglio 2007 A giugno 2008
SQUADRA DELLA CONSACRAZIONE: Borussia Dortmund

Cresciuto nelle giovanili del Milan, con cui non è mai sceso in campo in prima squadra, è rimasto in orbita dei rossoneri fino al 2012, quando il Saint-Étienne, al termine di tre stagioni di prestito molto proficue, decide di riscattare il giocatore per poco meno di 2 milioni di euro. Un affare che, di lì a poco, si rivelerà una clamorosa gaffe di mercato per il Milan: oggi Aubameyang è un cecchino infallibile in area di rigore, ed è tra i bomber più temuti d’Europa. Non male per un giocatore che, forse troppo frettolosamente, era stato definito da alcuni dirigenti rossoneri “con i piedi quadrati”. Molti, nel nuovo Milan cinese, vorrebbero riabbracciare il figliol prodigo: dopo gli abboccamenti della scorsa estate, la tragica stagione in essere impone, tuttavia, obiettivi di mercato più modesti.

NOME: Marco Verratti (nella foto – sopra – con la maglia della Nazionale italiana)
DATA DI NASCITA: 5 novembre 1992
SQUADRA IN ITALIA: Pescara
IN ITALIA DA luglio 2000 A giugno 2012
SQUADRA DELLA CONSACRAZIONE: Paris Saint-Germain

Il disastrato calcio italiano è riuscito anche nell’impresa di non credere in uno dei suoi talenti più fulgidi. Marco Verratti debutta in prima squadra a 15 anni e 9 mesi e conquista, con il Pescara, due storiche promozioni, dalla Lega Pro alla Serie A. Tuttavia non calcherà mai il massimo palcoscenico del nostro campionato: nell’estate del 2012, dopo un tira e molla tra Napoli e Juventus, Verratti si accasa al Paris Saint-Germain, diventandone, in breve tempo, il faro del centrocampo. La mancanza di coraggio dei nostri club è costata carissimo: oggi, Verratti, è tra i centrocampisti più quotati al mondo, e il suo valore di mercato è stimato in oltre 100 milioni di euro.

NOME: Philippe Coutinho
DATA DI NASCITA: 12 giugno 1992
SQUADRA IN ITALIA: Inter
IN ITALIA DA luglio 2010 A gennaio 2013
SQUADRA DELLA CONSACRAZIONE: Liverpool

L’Inter arriva prestissimo su Coutinho, prelevandolo dal Vasco da Gama quando è ancora sedicenne, e lasciandolo in Brasile fino al compimento della maggiore età. Approdato a Milano, in 3 anni  Coutinho non riuscirà mai a dimostrare appieno le sue potenzialità, se non nei 6 mesi di prestito all’Espanyol, dove segna 5 reti in 16 presenze. Ancora troppo poco, però, per convincere i dirigenti dell’Inter a puntare ancora su di lui. Viene così ceduto al Liverpool per 10 milioni di euro: dopo un paio di stagioni di apprendistato, Coutinho diventa il leader tecnico dei Reds, con cui confeziona oltre 50 reti e 40 assist. Numeri che hanno spinto il Barcellona a farne l’erede di Neymar, a fronte di un esborso economico di ben 160 milioni di euro: con buona pace dell’Inter.

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