Da Shanti Bhavan al Mantra Summits Challenge 2018: la corsa senza fine di Lilly Mary Thomas
Su e giù per le cime di Welirang, Arjuna e Kembar 1 in un percorso impervio che presenta un dislivello complessivo di 4189 metri. Non sarà certo una passeggiata quella che attende il prossimo weekend (14 e 15 luglio) Lilly Mary Thomas, la prima donna indiana iscritta, sulla distanza dei 50 Km, al Mantra Summits Challenge, la ultramaratona giunta alla sua terza edizione, in programma presso il Kaliandra Eco Resort, in Indonesia.
Una gara massacrante che l’atleta indiana affronterà senza risparmiarsi grazie al duro allenamento cui l’ha sottoposta il suo coach Pranab Roy, capace di coprire 276 Km in 38 ore, a sua volta impegnato sulla distanza dei 75 Km. “Fin da bambina ho sempre sognato di rappresentare il mio Paese in un evento sportivo internazionale. Ora che il mio sogno non è più tale provo un immenso orgoglio. Il merito va in larga parte al mio coach che mi ha allenato gratuitamente e ha sempre creduto in me” le parole condite con un filo di emozione di Lilly Mary Thomas.
Il suo primo passo verso la vetta Lilly l’ha compiuto in verità tanti anni fa quando ha studiato a Shanti Bhavan (letteralmente “Oasi di pace”), la scuola nell’estremo nord dello Stato del Tamil Nadu, a est di Bangalore, in India, fondata nel 1997 dal Dott. Abraham M. George. Oggi Shanti Bhavan ospita 250 bambini di età compresa tra i 4 e i 18 anni, quelli che provengono dalle famiglie più povere dell’India senza acqua corrente ed elettricità. Una realtà descritta fedelmente da “Daughters of Destiny: The Journey of Shanti Bhavan”, la docu-serie originale di Netflix. “Voglio cogliere questa opportunità per ringraziare Shanti Bhavan per avermi dato la forza di rendermi libera, spezzando le catene della povertà. Il mio grazie più sentito va, in particolare, al Dr George che mi ha indicato la strada. Soprattutto grazie a lui ho iniziato questa corsa dell’umanità che non avrà mai fine”.
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