“Il nuovo stadio lo faccio solo se il ministro Alfano dimostra di andare oltre i Daspo” con queste parole, che hanno messo fortemente in imbarazzo il ministro degli Interni (Angelino Alfano, nda), ieri Aurelio De Laurentiis, patron dell’SSC Napoli, ha lanciato il suo j’accuse sullo stato di salute (sul tema “violenza negli stadi”) del calcio. “Mi sono stancato di un Paese in cui vivere è diventato scomodo, in cui non si riesce a sconfiggere le mafie. Viene veramente da chiedersi: ma ci stanno prendendo in giro ancora?…”Quando ho saputo che volevano chiudere lo stadio domenica per Napoli-Inter mi è venuta una vampata” – ha continuato a dire De Laurentiis. “Ho detto chiamatemi il prefetto di Napoli, chiamatemi Panico, chiamatemi Alfano, voglio spiegazioni di questa infamia che si sta realizzando alle spalle dei napoletani, per trenta cretini che hanno assaltato un commissariato. Vogliamo dare una lezione? Diamola, ma facendo i giusti distinguo. Se non siamo stati capaci di governare la finale di Coppa Italia dello scorso anno, Fiorentina-Napoli, e a Roma non stati capaci dopo quella lezione di stupidità collettiva, governativamente parlando, di governare il flusso degli olandesi, e non di nigeriani con tutto il rispetto per i nigeriani, e ci siamo fatti distruggere la Barcaccia, ma dove viviamo? Allora io non ci sto più…Non mi tiro indietro, ma lo farò solo se Alfano dimostrerà di andare oltre i Daspo e di voler mettere in pista la legge inglese che ha ripulito il calcio. Punto e basta“

Mi sono stancato di un Paese in cui vivere è diventato scomodo, in cui non si riesce a sconfiggere le mafie. Viene veramente da chiedersi: ma ci stanno prendendo in giro ancora?”. Aurelio De Laurentiis, patron del Napoli, rivolge un grido d’allarme al governo chiedendo l’applicazione di una legge ‘all’inglese’ anti violenza per fare pulizia nel calcio e sconfiggere “i ricattatori che nonvanno allo stadio per tifare in modo sano”.