De Laurentiis (SSC Napoli): La Città Eterna è un cesso, come il San Paolo
Braccio di ferro tra il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, e il patron degli azzurri, Aurelio De Laurentiis sul tema dello stadio (il popolare San Paolo). I toni si sono inaspriti nelle ultime ore sulle frequenze di Radio Kiss Kiss. Lo scontro nasce dal fatto che il numero uno del SSC Napoli vede in De Magistris un politico, ma non un tecnico, e questo rallenterebbe fortemente i futuri progetti di ristrutturazione dell’impianto partenopeo.
“Lui (De Magistris, nda) a gennaio di nove mesi fa, è venuto a cena nel mio ufficio di Roma e io gli ho spiegato quello che avrei voluto fare. Messo a disposizione 20 milioni di euro e, con 30 punti, ho spiegato i lavori che avremmo fatto allo stadio. A lui brillavano gli occhi e ci siamo stretti la mano, accordandoci. Io non ho nulla in contrario al sindaco. Deve avere la pazienza di fare il tecnico, lui non può dire cose che non stanno né in cielo né in terra, bisogna che ci mettiamo tutti quanti d’accordo. Il problema italiano è che i sindaci non sono dei tecnici. È questo il grosso handicap, dovremmo avere dei manager e invece abbiamo dei politici”, e prosegue con accuse pesanti che coinvolgono anche il sindaco di Roma: “Abbiamo distrutto l’Italia, basti vedere a Roma con Ignazio Marino. Con tutto il rispetto che ho per lui. Roma in che condizioni è, la città eterna… è un cesso! Come il San Paolo”.
E rincara la dose: “Noi giochiamo in un cesso, avremmo dovuto averlo gratis. Non potrebbero chiedere più di 550 mila euro l’anno, l’ha detto il Coni. Fregare noi significa fregare la città…“Se entro il 31 ottobre io non ho una convenzione ponte io il 2 novembre dichiarerò il de profundiis dello stadio San Paolo e mi vado a cercare un terreno per costruire il progetto. Il terreno? Se faccio un fischio ci sono 100 persone che si aggregheranno a me pur di ripartire da una Napoli vincente”.
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