Diritti tv calcio: per il momento Sky e Perform in gara. Si sfila Mediaset, d’accordo con Vivendi
Secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa, sarebbero due, e non tre come inizialmente riferito, le offerte presentate all’asta per i diritti tv della Lega Serie A 2018-21 (attualmente questo mercato tra domestico ed estero vale oltre 1,2 miliardi di euro). Ha presentato offerte Sky per due pacchetti (l’A e il D, quello che consente di avere quasi la totalità delle partite della serie A, ne resterebbero fuori meno di 60) e Perform group (per i pacchetti C1 e C2, piattaforma Internet). Secondo quanto filtra, ci sarebbe stata solo una contestazione al bando e non una proposta economica, come era apparso in un primo momento, nella busta presentata da Italia Way Srl (società neo-costituita di cui ancora non si conoscono i nomi dei soci di riferimento). La gara in esame è gestita centralmente come gestione dei diritti dalla Lega calcio serie A (attualmente commissariata e guidata dal presidente della FIGC, Carlo Tavecchio, con i sub-commissari Nicoletti e Uva) con il supporto consulenziale di Infront Sports & Media. La novità assoluta di questa operazione è l’assenza di proposte da parte di Mediaset, che, nel corso dell’ultima notte, aveva sentito i francesi di Vivendi, per decidere una azione strategica comune: ovvero non competere o presentare una maxi offerta (ovviamente sul pacchetto “D”) per estromettere Sky totalmente dai diritti del calcio di serie A. Alla fine Pier Silvio Berlusconi (Fininvest), d’accordo con Vivendi, ha deciso di non concorrere a questa gara, arrivando anche a contestarla in linea su alcuni presunti aspetti concorrenziali.
No Comment