Aziende

Diritti tv – Cosa ci aspetta nella redistribuzione dei ricavi da diritti audiovisivi

Nel mese di marzo 2012 avevamo pubblicato il TB Report “I nuovi criteri di ripartizione dei diritti TV in Serie A” nel quale avevamo analizzato la normativa contenuta all’interno dell’art 19 dello Statuto FIGC e provato ad effettuare una simulazione del valore dei diritti per ogni squadra di calcio.

Con la stagione 2012/2013 è entrato in vigore il nuovo contratto triennale, che comporta un incremento delle risorse disponibili dagli 866 milioni di Euro della stagione scorsa, fino ai 1.006 milioni di Euro della stagione 2014/2015.

Procediamo ora ad un aggiornamento dell’analisi per le squadre che partecipano al campionato di Serie a 2012/2013. Al lavoro ha partecipato con osservazioni e suggerimenti anche Donato Biancosino, che ringraziamo per la disponibilità e l’interesse mostrato.

Per la stagione 2012/2013 l’importo da ripartire è di 966 milioni di Euro. Tolto il contributo per le squadre retrocesse, la cifra netta è pari a 950 milioni di Euro.

Diritti TV 2012 2013 Tabella ITA Diritti TV Serie A: ecco la simulazione aggiornata per la stagione 2012/2013

diritti TV serie A 2012 2013 grafico Diritti TV Serie A: ecco la simulazione aggiornata per la stagione 2012/2013

Criteri di usati per l’analisi

Rimandando  al già citato Report, ripetiamo solo brevemente i criteri:  dopo aver identificato l’importo complessivo ottenuto (definito “Risorse Economiche”) si procede innanzitutto ad attribuire i contributi a favore delle società che retrocedono in serie B: si tratta, per ogni squadra, di una somma di 5 milioni di Euro per il primo anno e di 2,5 milioni di Euro per il secondo anno (queste cifre sono dimezzate nel caso in cui la società retrocessa abbia disputato un solo campionato di Serie A).

Diritti TV 2012 2012 calcolo REN1 Diritti TV Serie A: ecco la simulazione aggiornata per la stagione 2012/2013

La somma che residua viene infatti definita “Risorse Economiche Nette” (che abbrevieremo in “REN”) e viene ripartita sulla base di tre differenti macro-criteri:

  • il 40% in parti uguali;
  • 30% sulla base del bacino d’utenza (25% sulla base dei sostenitori e 5% sulla base della popolazione residente nel Comune in cui gioca la squadra);
  • 30% sulla base dei risultati ottenuti dalla squadra (5% sulla base dei risultati della stagione, 15% sulla base dei risultati del quinquennio precedente, 10% sulla base dei risultati storici dal 1946/47).

I criteri di analisi e le fonti delle informazioni rimangono quasi sempre le stesse usate a marzo, sebbene con un’eccezione che riguarda il criterio B1 (numero di sostenitori) ed una correzione relativa al criterio C3 (risultati storici) – effettuata proprio grazie alla segnalazione di Donato Biancosino.

Il criterio B1 (analisi sostenitori) è stato basato sulle ultime rilevazioni della Gazzetta dello Sport, risalenti a marzo 2012, nelle quali è stata data evidenza dei risultati dell’indagine demoscopica commissionata dalla Lega Calcio a novembre 2011.

Diritti TV 2012 2013 Criterio B1 Diritti TV Serie A: ecco la simulazione aggiornata per la stagione 2012/2013

Il criterio B2 (popolazione residente) non ha subito variazioni, ma il dato è stato aggiornato alla rilevazione ISTAT del mese di marzo 2012, l’ultima disponibile. L’ingresso delle tre squadre prescelte porta un sensibile incremento della popolazione totale rappresentata dalle squadre di Serie A (entrano Torino e Genova e Pescara, escono Cesena, Lecce e Novara) e poiché il punteggio viene attribuito in percentuale sul totale, ciò vuol dire che le neopromosse (in particolare Torino e Sampdoria) erodono una quota di REN dalle altre squadre.

Diritti TV 2012 2013 Criterio B2 Diritti TV Serie A: ecco la simulazione aggiornata per la stagione 2012/2013

I criteri C1  (risultati della stagione), C2 (risultati del quinquennio precedente) e C3 (risultati storici dal 1946/47) sono cambiati in funzione dell’aggiornamento dei valori relativi alle squadre e del mutato campione di analisi. Anche in questo caso il rientro nella Serie A di due squadre che hanno un palmares superiore alle retrocesse attira quote di REN che vengono sottratte alle altre.

Dobbiamo segnalare che nel Report il criterio C3 era stato correttamente enunciato ma poi, in fase di calcolo, applicato in maniera errata.
L’art. 19(c3) dello Statuto, infatti, prevede che “a ciascuna società di Serie A è, pertanto, attribuita una percentuale della Quota risultati storici corrispondente al rapporto tra il punteggio  attribuito a detta società in base al punto precedente e il totale dei punteggi (da 1 a 20) di tutte le società di Serie A”: occorre quindi elaborare la tabella con la classifica storica, assegnare il punteggio da 1 a 20 e sulla base di questo attribuire le REN. Nel precedente calcolo l’attribuzione non veniva fatta sul punteggio ma sulla percentuale dei voti di ogni squadra sul totale dei voti delle squadre del campione.

fonte: www.tifosobilanciato.it

Con la stagione 2012/2013 è entrato in vigore il nuovo contratto triennale, che comporta un incremento delle risorse disponibili dagli 866 milioni di Euro della stagione scorsa, fino ai 1.006 milioni di euro della stagione 2014/2015. Il portale “TifosoBilanciato” ha provato a fare una simulazione di ciò che incasseranno i club di calcio di serie A a partire dalla prossima stagione. 

Previous post

AIGOL - L'editoria online chiede rispetto e tutela

Next post

FEW WORDS, lo spettacolare film di Candide Thovex, il più importante skier del mondo dal 12 novembre in Italia

Marcel Vulpis

Marcel Vulpis

No Comment

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *