Diritti tv – Del Bue propone la centralizzazione in capo alla Figc
Tutto nasce dall’intervento delle tv, che ha reso un grande servizio alle società sportive, consentendo a molte di esse di formale bilanci in grado di assorbire gli ingaggi dei calciatori, ma ha portato ad una frattura tra società grandi e medio-piccole della massima categoria e tra le altre categoria (C1, C2 e dilettanti).
Secondo l’on. Del Bue (NPSI), la vendita singola dei diritti televisivi, ha fortemente avvantaggiato le grandi società (quelle che possono contare su un maggiore bacino di utenza) e punito le medio-piccole. Inoltre i diritti televisivi del calcio delle due massime serie, hanno profondamente turbato le categorie minori, che hanno visto ridotta la partecipazione del pubblico e dunque degli incassi alle gare domenicali.
Il PdL è composto di un singolo articolo:
Art. 1
Il primo periodo del comma 1 dell’articolo 2 del decreto-legge 30 gennaio 1999 n. 15, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 marzo 1999, n. 78, è sostituito dai seguenti:
Credits Foto: Sky Sport
L’On. Mauro Del Bue (Nuovo Psi) ha presentato una proposta di legge che punta a sancire la centralizzazione dei diritti televisivi in capo alla Federazione gioco calcio, la definizione dei criteri di suddivisione dei proventi per le varie società e serie, la necessità di risarcimento per i soggetti danneggiati.
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