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Diritti tv – UK: pronti a tornare indietro. I big team spingono per la vendita individuale.

in Inghilterra la vendita collettiva dei diritti tv viene rimessa in discussione. Dopo la sentenza della Corte di giustizia Ue che rischia di abbattere il monopolio di BskyB nel settore dei decoder e delle schede prepagate, questa volta sono le squadre delle Premier league ad alzare la voce. Materia del contendere il contratto collettivo stipulato dai club della serie A inglese per la gestione dei diritti tvall’estero, una torta da 1,4 miliardi di sterline (circa 1,6 miliardi di euro) che dovrà essere rinegoziata a breve visto che l’attuale contratto scade del 2013. Il Liverpool ha rotto gli indugi (ma anche Manchester United, Arsenal e Chelsea sarebbero pronti a seguire il team di capitan Steven Gerrard) e ha chiesto di poter rinegoziare i diritti tv individualmente in modo da poter incassare più soldi di quanto accada adesso. Il regolamento attuale, infatti, prevede che i ricavi della vendita dei diritti vengano spartiti in modo uguale tra tutte le 20 squadre della Premiership, penalizzando di fatto i team con maggior seguito come appunto il Liverpool. A conti fatti appena 26 milioni di euro l’anno per squadre che hanno milioni di tifosi in tutto il mondo. «Solo in Malaysia abbiamo più di 80 mila tifosi che seguono le nostre partite, e ben 40 mila si sintonizza solo per seguire gli allenamenti», ha sottolineato Ian Ayre, managing director del club di Anfield Road. A lungo andare questa situazione rischia di penalizzare le squadre d’Oltremanica rispetto ad altri team europei (soprattutto quelli spagnoli) dove ogni squadra tratta i propri diritti d’immagine autonomamente. Anche sir Alex Ferguson, allenatore del Manchester United, le scorse settimane aveva chiesto un cambio di rotta: «Siamo seguiti in oltre 200 paesi, ed è giusto che veniamo pagati in modo adeguato cosa che adesso non avviene». Le squadre della Premiership  hanno 1,46 miliardi di tifosi in tutto il mondo, il 70% del totale; i match sono trasmessi in 212 paesi con un’audience di 4,7 miliardi di persone solo nella stagione 2010/2011. (fonte: MilanoFinanza)Il mercato dei diritti tv torna a tremare. Questa volta lo “scossone” arriva dall’Inghilterra, dove i top club non vogliono più essere trattati (economicamente) come i piccoli, soprattutto sul fronte della ripartizione dei diritti tv. L’equa suddivisione degli introiti (su una torta da 1,6 mld di euro), non sta più bene a società del calibro come Manutd, Arsenal, Liverpool e Chelsea.

Per questa ragione è notizia di ieri che le società “big” vogliono tornare indietro, ovvero alla vendita individuale dei diritti audiovisivi. 
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Marcel Vulpis

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