E’ morto Biscardi. Ciao Aldo, sei stato un “innovatore” della tv italiana
(di Marcel Vulpis) – Ho conosciuto Aldo Biscardi, nel lontano luglio del 2004. Ed è una data particolare, perché è coincisa con la mia prima apparizione in tv. Parliamo di Euro2004, in Portogallo, dove l’Italia rimase più famosa per l’episodio dello sputo di Francesco Totti al danese Poulsen, che per le performance in campo. Biscardi (allora su La7) mi cercò per invitarmi e il ricordo principale che ho è la sua educazione. Mi mise a mio agio, anche perché non avevo mai partecipato ad una trasmissione televisiva di livello nazionale e avevo accanto a me, giornalisti del calibro di Lamberto Sposini e Gianfranco Melli. Ebbi un diverbio con l’ex collega Rai, Giorgio Martino (allora direttore di Roma channel), nulla di grave, ma ci punzecchiammo diverse volte durante la trasmissione. Durante un break pubblicitario, Biscardi in cuffia mi disse: “Màrcel, tranquillo, non ti arrabbiare. La tv è tutta spettacolo. Divertiti!”. Credo che in questa battuta ci sia la grandezza di Biscardi. Un gentiluomo, prima ancora che un uomo che ne capiva di tv e di calcio.
Sarà ricordato come un “innovatore”, con il suo “Processo del Lunedì”, che molti hanno provato a copiare, senza peraltro riuscirvi. In questa stagione, per la prima volta, aveva deciso di lasciare la conduzione del programma (su 7Gold) alla showgirl Giorgia Palmas. Forse aveva capito che era finita una epoca, o forse, più semplicemente, si sentiva stanco. Aveva preferito con la figlia Antonella, rimanere più nella parte autoriale del programma.
Aldo Biscardi è morto questa mattina a Roma. Era ricoverato da qualche settimana al Policlinico Gemelli. Il giornalista, nato a Larino (in provincia di Campobasso) avrebbe compiuto 87 anni tra poco più di un mese. A darne la notizia è stata la famiglia.
Nel 1980, come ha ricordato il Corriere.it, nasce su Rai3 «Il processo del Lunedì», che conduce lo stesso Biscardi dal 1983 al 1993. Le edizioni continuano fino al 2016, anche se con diversi momenti di pausa. Ma lui intanto passa a Tele+, dove ripropone la trasmissione con un nuovo nome, «Il processo di Biscardi». Stessa formula, stesso frontman: il giornalista lo conduce dal 1993 al 2016 (dal 1996 su TMC e poi dal 2003 su La7). «Con la puntata di ieri sera del Processo ed il clamoroso risultato di ascolto che è stato raggiunto del 6,50 % di share, tra i più alti mai totalizzati dall’emittente, si è conclusa trionfalmente la mia stagione televisiva e, con essa il mio rapporto di collaborazione con La 7». Così Biscardi dice addio al canale nel 2006, dopo lo scandalo di Calciopoli in cui il giornalista viene coinvolto. I commenti alle partite continuano su emittenti più piccole e locali. L’ultima edizione, quella del 2017, è condotta da Giorgia Palmas su 7Gold.
Alla famiglia di Aldo (a partire dai figli Antonella e Maurizio) vanno le mie personali condoglianze e quelle della redazione di Sporteconomy. Ciao Aldo, ci mancherai! Sei stato un grande innovatore della tv italiana ed un grande appassionato di calcio. Come pochi…
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