Economia – MPS rotta decisa su Mediobanca. Il gruppo bancario senese da vittima predestinata a cinica “predatrice”
(di Carmelo Pennisi)* – La partita che il Monte dei Paschi di Siena** (nella foto in primo piano il logo aziendale) sta giocando su Mediobanca non è banale, anzi potrebbe essere centrale per la nostra economia e per il nostro futuro, considerato come questa OPA (considerata subito “ostile” della banca senese su Mediobanca avrà una influenza decisiva sul controllo delle “Generali”, vero obiettivo delle mosse governative per tentare di scongiurare l’ennesimo esproprio di valore al nostro Paese. Tutta la stampa stamane parla di questa operazione, e anche quella di sinistra, seppur a denti molto stretti, non è riuscita a non guardare con interesse quanto sta accadendo nel nostro settore creditizio. Perchà al di là di due anni in cui si sta parlando del nulla cosmico, ovvero del presunto ritorno del fascismo, finalmente la politica sta facendo vedere lampi di strategia per favorire il rilancio della nostra economia, e quindi del Paese nel suo complesso. Erano almeno vent’anni che un Governo non si muoveva all’interno di visioni concrete. Perchè quando si va oltre la fuffa di un dibattito ideologico stantio e ripetitivo, aduso a raccogliere il consenso delle menti più fragili e ignoranti (spesso la maggioranza), quel che solo conta è fare i primi passi per riformare un Paese sostanzialmente fermo da trentacinque anni. L’attuale Governo Meloni, e questo bisogna riconoscerglielo (altrimenti si è solo dei semplici propagandisti), ha prima risanato una banca dove altri avevano lasciato solo macerie, e ora la sta strutturando come player sul mercato europeo e a difesa del risparmio italiano. Inoltre andando finalmente a correggere con stilemi da vero libero mercato l’anomalia da lobby, più che sistema creditizio, che è sempre stata Mediobanca, dove è stato per decenni il deus ex machina Enrico Cuccia a decidere e non il libero capitale circolante. E’ una buona notizia per chi crede nel libero mercato e non nella protervia del potere che sempre si nasconde nell’ombra. Sono rimasti sorpresi da questo assalto di MPS solo i cosiddetti “giornaloni” (spesso molto lontani dalle posizioni del Governo attuale). I fatti sono un’altra cosa. Siamo all’inizio di una stagione politica italiana interessante, non resta che vedere dove porterà. Ma finalmente si fa politica, e non chiacchiere da salotto. Speriamo sia finita l’epoca dei superbonus e dei banchi a rotelle di pentastelliana memoria. Lo spero per tutti noi!
- giornalista economico, scrittore e sceneggiatore
- ** per la cronaca l’offerta del MPS è risultata troppo bassa. MPS infatti ha lanciato un’Offerta pubblica di scambio di azioni (OPS) per un corrispettivo di 13,3 miliardi di euro. Il titolo MPS è crollato del 6%, quello di Mediobanca è salito del 7%, segnale che l’offerta è oggi a sconto sui valori della seconda, che capitalizza 13 miliardi contro gli 8 di Siena. Servirà pertanto un sostanzioso rilancio sottolineano gli analisti del mercato borsistico/finanziario.
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