La colpa è di Futbolandia. E di quel genio di Jorge Valdano che ha scritto quel libro meraviglioso, dove racconta storie che solo il calcio riesce a esprimere.

E così Ariel Ortega e Ricardo Bochini sono diventati due miti, anche senza averli mai dovuti tifare allo stadio. Perché il calcio è (o dovrebbe essere) passione, ancor prima che tifo. È con questo spirito che nasce Football Magazine Italia, un trimestrale che vuole andare oltre le scappatelle di Balotelli o le ultime indiscrezioni di calciomercato.

Un magazine che vuole raccontarvi le storie più interessanti e affascinanti che popolano il mondo del calcio. Che vuole avventurarsi in reportage e inchieste, senza dimenticare che il calcio è diventato uno stile di vita e i suoi protagonisti delle star che trascendono il mondo dello sport.

Tutto ciò, grazie al nostro personalissimo Dream Team di contributors che vuole essere il fiore all’occhiello di questa nuovo progetto. Dalla miglior voce di Sky Sport, Massimo Marianella a Tommaso Pellizzari del Corriere della Sera, passando per tanti colleghi che ci permetteranno di approfondire i temi più accattivanti.

Non abbiamo dimenticato le partnership estere. Abbiamo siglato accordi con le più importanti testate calcistiche europee (con le quali speriamo di ricostruire un’associazione efficiente) e con giornalisti di fama mondiale. Lo stesso dicasi per l’aspetto fotografico, come dimostrano gli shooting di Max&Douglas, Timm Kolln e Jessica Hilltout.

Ogni numero presenterà un fil rouge ben preciso. In questa prima uscita, abbiamo optato per una sorta di The Best Of. Per questo abbiamo scelto il miglior giocatore italiano come uomo-copertina: Andrea Pirlo. E se la Marianella’s List farà discutere, la storia più affascinante è quella di Josep Guardiola. Un brillante reportage di Fréderic Losada (con Javier Prieto Santos e Aquiles Furlone) tra Barcellona e Buenos Aires, ci ha aiutato a capire perché Pep è diventato l’allenatore più apprezzato al mondo. Non è un caso che a Barcellona (complice anche la malattia del suo ex vice, Tito Vilanova) lo rimpiangono non poco e che a Monaco di Baviera lo aspettano a braccia aperte. La sfida di estradare il Pep-pensiero al di fuori della Catalunya (e senza l’appoggio di Messi-Xavi-Iniesta), sarà uno dei temi più interessanti della prossima stagione.

Nel frattempo godetevi questo primo numero di Football Magazine Italia. Ci rivediamo in edicola nel mese di giugno. Vi aspetta uno speciale Italia vs Brazil. Ci sarà da divertirsi.

DA NON PERDERE
Oltre al reportage su Pep Guardiola, vi sono tanti altri servizi, ritratti e interviste che vi suggeriamo di non perdere:

1. LA TOP 50 DI MARIANELLA
Massimo Marianella è il miglior commentatore di calcio in Italia. E allora gli abbiamo chiesto un giochino classico ma sempre attuale: mettere in fila i primi 50 giocatori (o allenatori) del mondo. Servizio doveroso in un numero che tratta The Best of Football. Il dibattito è aperto.

2. LEO MESSI
Non è facile scrivere di Leo Messi. O meglio, non è facile trovare nuovi spunti. Vuoi perché “La Pulga” si concede poco (e le sue citazioni non sono indimenticabili), vuoi perché ha già generato fiumi di inchiostro. Però Massimo Callegari ha saputo raccontare in maniera originale il più forte giocatore del mondo.

3. TU ODI IL BARÇA?
Abbiamo fatto sedere in una nota enoteca milanese, Paolo Condò della Gazzetta dello Sport e Michele Dalai, autore di Contro il Tiqui Taca. Dopo una bottiglia di Barbera, è scaturito un dialogo molto interessante sulla filosofia di gioco del Barcellona. Un magazine che vuole raccontarvi le storie più interessanti e affascinanti che popolano il mondo del calcio. Che vuole avventurarsi in reportage e inchieste, senza dimenticare che il calcio è diventato uno stile di vita e i suoi protagonisti delle star che trascendono il mondo dello sport. Questa, in sintesi, è la “mission” di FOOTBALL MAGAZINE, edito e diretto da Lorenzo Cazzaniga, già contributor e firma di punta sulle storie del tennis mondiale. Football Magazine è in edicola da questa mattina in edicola. Correte a comprarlo, ma soprattutto a leggerlo.