Editoriale – As Roma : lettera aperta ad UNICREDIT, AABAR miglior candidato per i giallorossi
Ci troviamo certamente in un ciclo economico congiunturale difficilissimo, iniziato nel 2008 e che proseguirà probabilmente ancora nel nuovo anno. In una fase come questa ogni investimento di capitali esteri nel nostro Paese dovrebbe essere visto di buon occhio e perchè no, incentivato.
Oggi c’è la possibilità di rendere Roma una delle piazze più importanti del calcio italiano ed europeo, facendo della As Roma il primo club italiano ad avere una proprietà straniera. E non una “qualsiasi” proprietà, ma una delle più ricche e liquide nel panorama mondiale.
Di fronte ad una eventuale offerta del fondo sovrano Aabar per l’acquisto della As Roma, l’attuale proprietà del club, dovrebbe velocemente dare il suo benestare perchè niente di meglio ci si poteva aspettare all’inizio di questa delicate fase di contrattazioni.
Stiamo parlando di un fondo sovrano che detiene molteplici interessi anche nel mondo dello sport e che investirebbe ingenti capitali nel club, nella costruzione del nuovo stadio ed in una serie di attività collaterali che porterebbero crescita economica ed occupazionale in tutta la città e nel Lazio.
Roma potrebbe diventare il centro del calcio europeo per i prossimi decenni, e l’entusiasmo dei tifosi giallorossi siamo certi riserverebbe note positive anche per l’attuale proprietà che verrebbe ricordata come quella che ha reso grande la Roma.
In questa delicatissima fase di trattative, nessuno può permettersi di ostacolare un’operazione di finanza di tale portata e come Sporteconomy, chiediamo ufficialmente ad Unicredit, nella sua qualità di azionista del club giallorosso di valutare l’importanza di questa scelta qualora davvero il fondo sovrano AABAR presentasse un’offerta per l’acquisto del club.
Siamo certamente arrivati alla fase finale dell’operazione che porterà alla vendita della As Roma e per questo noi di Sporteconomy che abbiamo seguito dall’inizio tutti i passaggi ed i momenti più delicati di questa vicenda che non è certo nata questa estate non possiamo a questo punto esimerci dal fare alcune considerazioni importanti che rivolgiamo proprio all’attuale proprietà del club capitolino, Unicredit.
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