Editoriale – Cinque anni fa nasceva Sporteconomy.it
L’Italia non è un Paese facile, soprattutto se si vuole fare giornalismo "indipendente", si è giovani e non si hanno apparentamenti politici. Ci si mette più tempo probabilmente per raggiungere determinati risultati, ma la soddisfazione di non dover dire mai grazie a nessuno vale più di qualsivoglia contributo pubblico dell’editoria caduto per caso o per scelta "scientifica" nelle casse di chi lo ha richiesto. Di questo siamo non felici, di più. La nostra autorevolezza è collegata anche in quota parte alla nostra totale indipendenza nella linea editoriale adottata in tutti questi anni.A distanza di cinque anni è difficile dire cosa abbiamo fatto, perchè i progetti sono stati tanti e continuiamo a crescere non solo in termini di contatti, ma soprattutto in brand awareness, popolarità e autorevolezza.
Oggi il brand Sporteconomy è conosciuto in Italia e all’estero, è sinonimo di informazione e ricerca in ambito marketing, con applicazione specifica al mercato sportivo.
Accanto all’agenzia Sporteconomy.it sono nate, nell’ultimo anno, l’area editoriale (nel 2009 abbiamo lanciato la prima opera editoriale: "Benchmarketing-Dieci idee creative di sport-business), la web-tv (www.sporteconomy.tv) in partnership con Atleticomtv.com e l’Istituto di ricerca "Sporteconomy" (con sede a Salerno), che diventerà attivo a partire dal prossimo febbraio 2010, con una prima ricerca semestrale in ambito sportivo nazionale.
Ormai Sporteconomy è un gruppo multimediale indipendente, forte di quattro aree di business, che, a regime, si muoveranno in un’unica direzione (sotto il profilo commerciale da luglio la L&V editrice srl, titolare del marchio registrato Sporteconomy e dell’agenzia, ha stretto un accordo con la concessionaria Media Group di Roma).
Un ulteriore aspetto di crescita è quello legato alle partnership con i più importanti eventi internazionali sportivi: Mondiale di nuoto e Mondiale di Baseball (attualmente in programma). Un’operazione che ci ha accreditato giornalisticamente non solo sul territorio nazionale, ma anche a livello estero come l’agenzia dello sports-marketing.
Adesso il passo ulteriore è la nascita dell’agenzia in lingua inglese. L’architettura di sistema è già pronta per essere attivata. Sarà necessario solo individuare le risorse umane ed economiche per far partire il nuovo progetto di internazionalizzazione.
La sfida, secondo noi, non è infatti solo in ambito domestico, ma soprattutto sui mercati esteri. Lì dovremo confrontarci con una concorrenza molto più agguerrita, che, a differenza della nostra, non vive di contributi pubblici o di apparentamenti politici. All’estero vige solo un’unica regola: la libera concorrenza di mercato. Speriamo tra cinque anni di poter dire che è cambiato qualcosa, ma abbiamo sinceramente parecchi dubbi a tal proposito.
Nel frattempo, Sporteconomy.it, e le sue nuove diverse "anime", continuerà a informare e fare cultura, in un mondo dello sport, che aveva e ha bisogno di informazioni (in tempo reale) quanto mai personalizzate e specialistiche. Ovvero la mission, da quel lontano 21 settembre 2004, che si è posta il gruppo di lavoro di Sporteconomy.it.
* direttore di Sporteconomy.it
Esattamente 5 anni fa nella sera del 21 settembre 2004 nasceva l’agenzia stampa nazionale Sporteconomy.it. Un intero lustro è passato. Quell’idea oggi, più che mai, come gruppo di lavoro, siamo contenti di averla portata avanti, pur con tutte le difficoltà imprenditoriali che ciò comporta.
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