EDITORIALE – Diatriba ContoTv-SKY: lo sconfitto sarà il calcio… (1)
La vicenda della Corte di Appello di Milano (sulla base del ricorso cautelare di Conto Tv), che ha inibito alla Lega calcio di dare esecuzione all’assegnazione a Sky Italia del pacchetto “Platinum Live” (quello relativo ai diritti satellitari) per le stagioni sportive 2010/2011 e 2011/2012 ci porta a fare una serie di riflessioni di sistema (e non solo).
Dove sta andando il pianeta calcio tricolore? E poi tutti i soggetti, che, a vario titolo, ne fanno parte vogliono realmente che questo sistema cresca e possa, in tempi brevi, confrontarsi in modo competitivo con altri competitor (parliamo delle principali Leghe calcio europee).
E sì perché a vedere quello che è successo ieri di crescere e svilupparsi non c’è proprio voglia. Ciascuno guarda i propri interessi e soprattutto ritiene di poter competere solo perché da alcuni anni opera (tra contenuti porno e “spezzoni” di calcio) sulla piattaforma satellitare. Guardandola dall’esterno è veramente tutto molto assurdo, ma anche molto italiano.
La Lega calcio vuole andare verso un prodotto di altissima qualità in tutte le diverse modalità di trasmissione. Una qualità garantita da anni di investimenti alle spalle, non solo in ambito tecnologico, da una serie di operatori, che chiaramente, quale che sia la piattaforma non possono essere mille, anzi sono pochissimi.
Questo non vuol dire che altri soggetti non devono avere (come nel caso di Conto Tv) il diritto di crescere, perché altrimenti sarebbe un monopolio od oligopolio blindato. Pur tuttavia bisogna pure guardare in faccia la realtà.
E’ come se oggi Sporteconomy.it, presente da 5 anni nel settore (pur essendo market leader nell’informazione giornalistica applicata al settore dello sport-business), volesse sfidare in una gara un colosso come Corsera o Repubblica.
Non ce ne voglia il simpatico editore catanzarese, ma un conto (e non un gioco di parole) è ciò che si desidera per il futuro della propria società, un conto è la realtà dei fatti. Oggi sul satellite SKY è “regina” in tutti i settori (dal tecnologico, alle troupe, alle cabine di regia, ai commentatori, alla qualità dei contenuti, ecc.). Lei, dott.Crispino, chiede di poter lavorare su dei diritti residuali del satellite, obbligando di fatto SKY a cederle una parte del pacchetto regolarmente acquisito fino ad oggi.
Ma facciamo un esempio: Lei è in grado di assicurare un qualità pari a SKY in tutto e per tutto? Perché l’utente che segue il calcio in tv oggi vuole il meglio del meglio. Perché come utente di calcio dovrei avere un tipo di servizio con SKY e un altro tipo di servizio con Conto Tv (che chiaramente è giovane ed oggi non può competere con la rete di Murdoch)?
Crescere è un diritto di qualsiasi imprenditore italiano (ci mancherebbe). Su questo non si discute, ma forse sarebbe meglio fare un passo indietro, continuare a lavorare e a crescere nel settore di riferimento per arrivare, tra qualche anno, ad essere una valida alternativa (magari con un posizionamento editoriale ad hoc) quale che sia la piattaforma. Un imprenditore si dimostra “grande”, e questo è la storia degli eventi a ricordarcelo, anche quando fa un passo indietro. Oggi l’Italia del calcio ha bisogno di presentarsi in ambito domestico e all’estero in modo compatto e non parcellizzata o spacchettizzata solo per gratificazioni a titolo personale. Questo pensiamo come portale dell’economia dello sport e questo ci siamo permessi di scriverLe.
Siamo sicuri che ci leggerà e che capirà il senso di questa “critica” costruttiva. (1/continua).
La sentenza della Corte di appello di Milano (nella persona del giudice Tarantola) a favore di Conto Tv ci ha portato come agenzia a fare due riflessioni: una più di sistema e una a carattere giuridico (andando ad esaminare il contenuto della stessa).Sporteconomy ha cercato di spiegare anche qual è il futuro televisivo del calcio tricolore, soprattutto nella lotta con le altre leghe calcio straniere. (nella foto un’immagine dello studio milanese di SkySport24).
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