Editoriale – E’ tempo di dire basta, il calcio non sia più ostaggio di alcune frange di tifo…
Ho scritto “alcune frange”, perchè è chiaro che non tutti i tifosi del Verona sono colpevoli di questa infamia, ma è pur vero che serve una punizione esemplare, perchè non ci dimentichiamo che, da tempo, in tutta Italia, c’è chi ridicolizza il povero Pessotto (ex calciatore della Juventus, per fortuna salvatosi dopo un tentaivo di suicidio) e questo è altrettanto vergognoso.
Quando ieri a Livorno sono partiti i cori infamanti contro il povero PierMario Morosini (scomparso lo scorso 14 aprile), la partita Livorno-Hellas Verona è terminata in un secondo netto. Il risultato è servito solo per modificare il calendario della serie B, ma sotto il profilo umano, che, per noi, è più importante di quello sportivo, la gara non aveva più senso. C’è un confine molto labile tra l’uomo e la bestia e ieri chi ha intonato quei cori lo ha superato sapendo che lo stava superando. Ecco perchè non c’è alcun alibi o scusa nel gesto del Picchi, orchestrato da “alcune frange” del tifo dell’Hellas Verona.
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