Editoriale – Gli atleti professionisti non chiedano piu’ contributi alle federazioni o premi al CONI. E’ tempo di spending review.
Non perchè lo chiede Sporteconomy, che sia chiaro, ma perchè c’è una parolina magica, ovvero “spending review”, che, a vario titolo in tutti i diversi sistemi socio-economici del paese, sta modificando gli assetti che avevamo vissuto fino ad oggi, incluso quel “terreno minato” che da sempre è la politica, o come direbbe il M5S di Beppe Grillo, la “casta”.
Da tempo volevo scrivere questo “editoriale” sul tema degli atleti che fanno sport in modo professionale e magari giuridicamente sono o vengono considerati ancora per certi versi “dilettanti”. Credo che rispetto a questo tema, che, come potrete immaginare, impatta anche sul terreno economico bisognerà rivedere molti dei regolamenti attuali (per non parlare dei nuovi rapporti tra federazioni e atleti sul terreno dello sfruttamento dei diritti di immagine).
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