Editoriale – La Virtus simbolo dello sport capitolino…
Nella ultime due stagioni il “quintetto” giallorosso aveva presentato due marchi di profilo nazionale come Lottomatica e Unicredit group. Realtà che, dopo molte stagioni nel basket, hanno scelto di investire in altri settori abbandonando una delle società più interessanti del panorama sportivo romano. Ad oggi la maglia della Virtus non presenta alcun abbinamento commerciale eppure è una straordinaria piattaforma di comunicazione a disposizione degli spender (a costi molto più contenuti, causa la crisi, di molte stagioni fa). I numeri del basket sono da anni in crescita e, a partire da questa nuova stagione, la massima serie torna in chiaro (sul digitale) su RaiSport e LA7 (oltre a servizi su network locali).
A pochi giorni dalla partenza del nuovo campionato di basket di A1 c’è un “caso” che i media (non solo nazionali) stanno stranamente sottacendo, ovvero l’assenza di sponsor sulla maglia da gioco della Virtus basket Roma, un club glorioso che rappresenta il movimento della pallacanestro a livello nazionale, ma anche l’orgoglio di un movimento sportivo in ambito “domestico”.
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