Editoriale – Quando il calcio diventa tribale.
I gestori di questa pagina di FB fanno notare, con orgoglio, che tutto questo avviene per difendere i propri colori e che vengono utilizzate solo le mani (anche se soprattutto all’inizio sono ben visibili colpi volanti di karate). E’ chiaro che ci troviamo di fronte a nuove forme di “tribal football”, dove il calcio è una “scusa”, l’occasione per darsele con l’unico obiettivo di scaricare adrenalina e di dimostrare al gruppo rivale di essere più forti. Se questo vuol dire tifare una squadra è palese che ci troviamo di fronte a una “sub-cultura”, con schegge di follia che si muovono pericolosamente da una nazione all’altra. Peccato che ormai la “moda” di affrontarsi per mettere in campo scene di violenza come questa stia prendendo sempre più piede a tutte le latitudini. E’ un fenomeno da osservare con attenzione, soprattutto sotto il profilo socio-antropologico nei prossimi tempi, per cercare soluzioni che vadano oltre quelle tradizionali degli arresti attraverso l’uso delle forze dell’ordine.
Ecco il video degli scontri tra supporter di calcio svedesi e danesi:
Ci ha colpito questo singolare video, pubblicato da “Hooligans Tv” (una sorta di fan page di ultras in ambito internazionale su Facebook), dove vengono mostrate immagini di tifosi svedesi e danesi (da un lato i fan del Goteborg a petto nudo; dall’altro 60 supporter di due club danesi: Helsinborg e Copenhagen – riconoscibili per le maglie rosse). Le tre “firm” scandinave si sono scontrate in periferia di fronte alle case di un piccolo caseggiato. Utilizzano per fortuna solo le mani, ma la violenza che esprime questo video è incredibile. E’ ancora più pericoloso, sotto il profilo mediatico, che abbia raggiunto, fino a questo momento, più di 4.600 “mi piace” e oltre 1.800 condivisioni attraendo supporter di tutta Europa.
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