Editoriali

03 Ago 2016

#11SiamounaSquadra e la Lazio va a casa dei tifosi

(di Marcel Vulpis) – Per il lancio della maglia Away, la SS Lazio ha deciso di chiamare a raccolta alcuni tra i giocatori più rappresentativi, oltre che il presidente Claudio Lotito in persona. Nei giorni scorsi diversi giornali hanno fatto notare che il club romano aveva registrato appena 11 abbonamenti

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27 Lug 2016

Parigi2024: l’Olimpiade (non) val bene una messa

(di Marcel Vulpis)  – Dopo un locale, uno stadio, la sede di un giornale satirico (Charlie Hebdo) e una promenade sulla Costa Azzurra, arriva il nuovo capitolo di questa “estate del terrore” in Francia: un prete sgozzato nella sua chiesa davanti ai suoi fedeli, colpevole di essere ministro di un

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19 Lug 2016

Non cacciate la Russia dai Giochi di Rio. Sarebbe un clamoroso autogol

(di Gianni Bondini)* – Si può cancellare dallo sport una nazione, uno Stato e un popolo? No, non si può. Significherebbe usare lo sport, più di quanto già avviene per i boicottaggi, in chiave di lotta politica e in questo gli americani e i loro più stretti alleati (canadesi in

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17 Lug 2016

Il Coni torni alle Province, come un tempo

(di Gianni Bondini)* – Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, rispetta gli avversari politici e non li considera mai dei “nemici“. Questo gli fa onore. Per questa ragione, sopra ogni altra considerazione, non ha criticato, come si doveva, la cancellazione dei 102 Comitati Provinciali del Coni. Sostituiti dai “Coni Point“.

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16 Lug 2016

La candidatura “folle”: la Turchia arrivò ad un punto dall’assegnazione di Euro2016

(di Marcel Vulpis) – Anche nel settore dei “bid” sportivi qualcuno dovrebbe iniziare a fare chiarezza e a comprendere che non tutte le nazioni hanno le caratteristiche (in termini per esempio di stabilità politica oltre che economica) per organizzare grandi eventi sportivi. E’ quello che è successo anni fa con

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11 Lug 2016

Portogallo campione d’Europa 2016. Da underdog a big team

(di Marcel Vulpis) – La favola del calcio è anche questa: una squadra (Portogallo) portata in finale come vittima sacrificale supera, a sorpresa, la Francia padrona di casa. Da underdog a big team in una sola notte. Il tutto poi aggravato dall’uscita repentina, nel primo tempo, dal rettangolo di gioco

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