Editoriali
Serie A: l’invasione dei retro sponsor. Opportunità o segnale di crisi?
(di Marcel Vulpis) – Fino a pochi anni fa la maglia da calcio dei club di A era sacra: al massimo al suo interno trovavano spazio due marchi sponsor, quello tecnico (già la proliferazione degli “omini” Kappa sulle spalle di alcune maglie ha fatto storcere il naso ai puristi delle
Germania-Italia finisce ai rigori (7-6). Eliminati ma si esce a testa alta
(di Marcel Vulpis) – Usciamo a testa alta con i campioni del mondo, costringendoli prima ai supplementari (pareggiando 1-1) e poi ai rigori (7-6 per loro), dove, per almeno due volte, siano stati ad un passo da eliminarli. I campioni del mondo in carica ci hanno affrontato modificando il loro
Cambiano le regole per i mandati dirigenziali al CONI e nelle Federazioni
(di Gianni Bondini) – L’emendamento della parlamentare Dem e olimpionica Josefa Idem sul tema dei “mandati” in ambito sportivo è passato al Senato se resterà indenne anche alla Camera dei Deputati (come sembra) diverrà legge dello Stato. Come mai tanto interesse e di che si tratta? “Gli organi del Coni (presidente, organi
Euro2016: Miracolo Islanda, questa (s)conosciuta
(di Marcel Vulpis) – L’eliminazione dei Leoni d’Inghilterra negli ottavi di finale di Euro2016, per mano della nazionale islandese, ha fatto talmente scalpore da portare i media a chiedersi quale sia il valore reale di questi atleti, attesi domenica da un quarto di finale (per certi versi “storico”) con i padroni di casa
Diritti tv-Infront: La macchina del fango è inarrestabile
(di Marcel Vulpis) – C’è qualcosa di veramente insano in questo Paese. Da un lato in ogni programma tv (politico e non) si parla di meritocrazia, di libero mercato, di progettualità, di internazionalizzazione, di capacità di attrarre investitori stranieri. Dall’altro, invece, l’Italia è il Paese più “illiberale” che possa esistere a
L’Islanda e quell’incomprensibile (per noi) politically correct
(di Massimiliano Morelli)* – “La peggior sconfitta della nostra storia. L’Inghilterra è stata battuta da un Paese che ha più vulcani che calciatori professionisti. Ben fatto, Islanda”. Parola di Gary Lineker, capocannoniere del mondiale 1986 con la nazionale inglese. Ecco, diventa inevitabile il preambolo di uno dei migliori calciatori