Elezioni FIN: tre candidati per non cambiare nulla
Nella realtà, vecchi e nuovi candidati, sono
andati e stanno ancora andando (in queste ultime ore), solo alla ricerca del
“voto”, perchè con i voti si comanda. Poi la rivoluzione, dicono i
“nuovi”, la faremo dopo. Barelli, invece, è in silenzio da tempo,
gioca in casa, è il presidente uscente, quindi, dal suo punto di vista, non
deve dimostrare niente a nessuno (pensa lui). Insomma queste elezioni FIN
rispecchiano quello che è la politica del nostro Paese: ovvero il “nulla
cosmico”.
Sì, oggi, una parvenza di dichiarazione
programmatica la faranno tutti e tre, ma si può scegliere un presidente che
dovrebbe guidare il prossimo quadriennio olimpico su 30 minuti di discorso
fatto più per convenienza e ritualità che per scelta programmatica?
Questa elezione è lo specchio di un Paese con una
classe dirigente incapace di rinnovarsi nei modi, nelle regole e di uscire da
questa logica aberrante della tessera. Si parla di “truppe
cammellate” arrivate nella notte a Riccione. Vero o falso che sia, quello che
emerge chiaramente è solo una volontà da parte degli stessi elettori, che non
sono migliori del potenziale eletto (presidente o consigliere che sia), di
salire su questo o quel carro (per ambizione o magari chissà per quale altra ragione sconosciuta a noi mortali). Del nuoto (forse) non gliene frega niente a
nessuno. Se poi uscirà dal cilindro una nuova Pellegrini, in vista di RIO2016, il Presidente 2012-16 ne trarrà beneficio mediatico, presentandosi a petto gonfio davanti alle telecamere di Rai e Sky; altrimenti, come è già successo a Londra, la gestione della “figuraccia” sarà un
problema del capo spedizione FIN (chiamato a tamponare sparuti giornalisti italiani accreditati ai Giochi con taccuini e matita da libro Cuore).
Questo oggi è il nuoto che si presenta a Riccione
per il rinnovo delle cariche federali: ci sono tre candidati, ma non sapremmo
veramente chi scegliere. Se ci pensate è pazzesco, ma anche tipicamente
italiano. Una anteprima di quello che vedremo alle politiche della prossima
primavera: tante liste, tanti candidati, ma poi il “nulla cosmico”
anche lì.
Barelli, poi, ci dovrebbe far capire come fa a
conciliare la doppia carica: presidente federale e senatore della Repubblica.
Ma è possibile che in questi Paese se non si ha piu’ di un cappello sulla testa
non si è contenti?.
Quadri? Non pervenuto. Una conferenza stampa
carina, una persona pulita sicuramente, ma come Barelli non ha voluto
confrontarsi a livello tv (dopo l’invito di Sporteconomy-Sailbiz a un confronto
a tre pre-voto). Sinceramente non l’abbiamo capito. Si è troppo nascosto e
invece avrebbe dovuto attaccare. Era suo interesse, ma evidentemente chi l’ha consigliato in questi pochi giorni non arrivava dal mondo della comunicazione.
Colica, dei tre, probabilmente è quello che si sa
muovere meglio. Ha dato l’ok al confronto tv, ha rilasciato delle dichiarazioni
sul web, certamente non ha un grandissimo numero di elettori, ma se si
arrivasse al ballottaggio potrebbe pesare sulla bilancia della vittoria finale.
Vedremo cosa succederà, anche se la delusione è
tanta. Un’altra (l’ennesima) occasione mancata di rinnovamento, chiunque vinca,
e un grande “nulla cosmico” davanti a noi e al movimento del nuoto
(oltre 6 milioni di persone che lo praticano a livello
amatoriale/agonistico). Dovrebbero votare tutti non solo pochi elettori e allora ci sarebbe un reale rinnovamento. Se votassero tutti questi tre candidati (magari utilizzando l’online) nemmeno si avvicinerebbero al 10%, ma con la logica delle deleghe e delle tessere invece sono solo loro a comandare.
Ma la sfida questa volta la lanciamo noi di Sporteconomy e di Swimbiz:
alla fine del 2016, da “tesserati” FIN, ci presenteremo noi, due
giornalisti (Marcel Vulpis e Christian Zicche), e vi assicuro che ne vedrete
delle belle, con 4 anni di vantaggio su candidati e presidenti uscenti,
incapaci, comunque, di rinnovarsi, perchè figli di un sistema di cui sono
schiavi “mentalmente” prima ancora che materialmente. Saremo i
“Grillo” del nuoto, questo ve l’assicuro, con l’obiettivo di spaccare
questo sistema inutile, oltre che obsoleto.
Entro oggi pomeriggio a Riccione (dove sono in programma le votazioni per rinnovare le cariche federali) verrà svelato il nome del nuovo presidente della Federnuoto, una delle realtà più importanti del movimento sportivo tricolore. Si sfidano tre candidati: Paolo Barelli (presidente uscente), Paolo Colica e l’avvocato Giorgio Quadri.
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