Enti/Coni: pace armata. Scoppia il caso UISP-FIT
(di Gianni Bondini) – Prima dell’inizio del Consiglio Nazionale del Coni, di oggi all’ora del pranzo, il presidente del Tennis, Angelo Binaghi, ci fa: “Oggi a voi dei media vi faccio divertire“. E l’ingegnere di Cagliari è uno che non promette mai a vuoto.
Finita la relazione di Giovanni Malagò, presidente del Coni in odore di santificazione, visti i complimenti (tutti sinceri) per i suoi exploit a favore di Roma olimpica nel 2024, Binaghi (FIT) affonda: “L’Uisp ha presentato contro di noi (tennis) un esposto all’Autorità garante della Concorrenza (presidente Giovanni Pitruzzella)“.
L’accusa è di “sleale concorrenza” in una delle solite storie di soldi dei tesseramenti nell’attività agonistica. Francamente le cifre neanche c’interessano.
Apriti cielo, Vincenzo Manco, presidente dell’Unione sport per tutti (Uisp) si dice disposto a sedersi al tavolo con Binaghi. Ma perché non l’ha fatto prima ? Mistero.
A seguire i presidenti federali (Rossi, Purromuto, Aracu, Agabio; Rizzoli, Orlandi), rinforzati da due “calibri 90”, l’ex presidente del Coni, Gianni Petrucci (Basket) e il senatore Franco Carraro (ex presidente di tutto), crocifiggono l’Uisp.
Vi risparmiamo le accuse che si basano tutte sul fatto che col “ricorso al Garante”, l’Ente di promozione si sia mosso al di fuori dell’ordinamento autonomo dello sport. Vero.
La questione reale si chiama suddivisone dei compiti: agonismo e campionati alle Federazioni Sportive Nazionali (FSN), che non sarà mai troppo tardi quando assorbiranno le Discipline Sportive Associate (DSA), e la promozione (e null’altro) agli Enti, guarda caso, di Promozione Sportiva (EPS).
La guida dello sport in mano a Giovanni Malagò e al suo staff, sarà in grado di sancirlo? Magari nel prossimo mandato presidenziale più incisivo, dopo un voto quasi plebiscitario a suo favore?
Pensiamo di sì, per ora la palla passa al segretario generale Roberto Fabbricini, un dirigente di lunghissima esperienza, che ricorderà quando gli Enti erano intesi come “cinghia di trasmissione dei partiti. Il presidente dell’Uisp, Vincenzo Manco, non pare un burocrate partitico e allora: stop ai ricorsi in fuorigioco. O no?
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