Enzo Morelli (avv. Lega Basket): Il danno economico per lo stop del campionato? Non meno di 40 milioni di euro
Enzo Morelli (esperto di diritti audiovisivi nello sport), avvocato della Lega Basket di Serie A è stato intervistato da ‘Il Messaggero sul tema dell’emergenza Coronavirus nel mondo della pallacanestro. «Il presidente della Lega Umberto Gandini è stato chiaro: ogni decisione sarà presa in base all’evoluzione dell’emergenza e ai provvedimenti del Governo. Occorrono garanzie sanitarie e atletiche. Ad oggi è proprio difficile fare una previsione. L’ultima parola sulla chiusura del Campionato, sulla classifica finale, sulle retrocessioni e sulle promozioni dall’A2, e su ogni elemento relativo alle competizioni, spetta comunque alla Federazione», ha spiegato Morelli (nella foto in primo piano). «È chiaro, la LBA avrà sicuramente un ruolo importante, non può essere altrimenti. Le 17 società stanno discutendo e continueranno a valutare i pro e i contro nelle prossime riunioni assembleari, anche in base ai nuovi provvedimenti del Governo. Bisogna tener conto che il Presidente Gandini, appena eletto, ha voluto immediatamente istituire commissioni di lavoro, alcune con taglio istituzionale, alcune con taglio più operativo, per studiare gli scenari e le soluzioni, affinché la Lega e le squadre si facciano trovare pronte al momento in cui si dovranno compiere le scelte del caso».
«A quanto ammonta il danno economico di questo stop per la serie A di basket? È stata fatta una prima stima dei danni, superiore ai 40 milioni di euro, ma è in corso un’ulteriore analisi con l’advisor che affianca la Lega in questo momento di crisi. Il danno è, in ogni caso, straordinario e, senza sostegni da parte delle istituzioni e ragionevolezza da parte di tutte le componenti, rischia di travolgere il movimento della pallacanestro di vertice», spiega l’avvocato Morelli. «La Lega sta studiando proposte da presentare al Governo per un provvedimento che preveda agevolazioni e sgravi fiscali. E sempre con l’obiettivo di recuperare uno dei punti di forza del decreto Melandri, ritornando a quei modelli di mutualità che garantivano sostegno all’intero mondo del professionismo, e dunque anche al basket», continua Morelli che sull’ipotesi di un taglio degli stipendi, aggiunge: «Il momento è straordinario, le società devono affrontare costi ingenti a fronte di introiti in alcuni casi azzerati. Le Commissioni servono anche per questo. Del resto, tutto il mondo sportivo si pone problemi analoghi. La soluzione largamente condivisa è che tutte le componenti (atleti, allenatori, agenti sportivi, etc.) devono partecipare ai sacrifici necessari affinché il movimento possa darsi una prospettiva di sostenibilità, nel breve e soprattutto nel lungo periodo». – ha concluso sempre Enzo Morelli. (fonti: Il Messaggero/Adnkronos)
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