“Vernice” oggi per il pallone ufficiale che Erreà Sport ha realizzato per la nuova stagione di Lega Pro.
Un nuovo quanto inedito pallone che già nel nome e nel claim racchiude e svela il significato sia grafico che concettuale che hanno ispirato e portato alla sua creazione. 

“Connector” la cui inziale omaggia la categoria d’appartenenza, sottolinea proprio l’interconnessione che Lega Pro, attraverso le sue società, è in grado di creare sul territorio italiano con la volontà di essere più uniti e dare un segnale forte. Un concetto espresso attraverso il claim “il pallone che fa bene al paese”.

Ed è proprio la “territorialità” uno dei valori fondamentali di questo nuovo progetto. Tale caratteristica è messa in particolare risalto dal nome di tutte le regioni impresso sui pannelli. Ma sottesa vi è una fine particolarità: per leggere il nome di ogni regione non basta semplicemente far scorrere tra le mani il pallone ma occorre soffermarvisi con cura. Connector è stato, infatti, graficamente pensato per poter cogliere “una alla volta” ogni singola regione d’Italia. Occorre insomma approfondire, riuscire a capire ogni territorio, apprezzarne le caratteristiche, particolarità e valori, ognuno portatore di una propria unicità. 

Colorato, in un audace e brillante bordeaux (la seconda versione sarà identica ma sempre in un vivace giallo) rimanda subito al target giovane a cui si rivolge e che chiama in causa puntando chiaramente al futuro, strizzando, a livello stilistico, l’occhio al mondo delle connessioni e dei videogiochi. 

A livello tecnico Erreà (azienda con sede a San Polo di Torrile, in provincia di Parma) studia per Lega Pro un modello che, grazie all’innovativa struttura composta da 32 pannelli termosaldati, lo rende ideale per le competizioni ai massimi livelli. La costruzione termosaldata e il rivestimento in micro particelle poliuretaniche testurizzate R-176, oltre a garantire una migliore stabilità nelle traiettorie e una risposta esplosiva del piede per i calciatori, offrono garanzia di impermeabilità e di mantenimento delle proprietà del pallone in tutte le condizioni di gioco. 

La dichiazione di Angelo Gandolfi, Presidente di Erreà Sport: “Siamo estremamente felici e soddisfatti di questo risultato. Abbiamo, in questi mesi, lavorato con grande impegno ed entusiasmo a stretto contatto con Lega Pro, anche noi “interconnessi” a livello di valori, intenti e messaggio che il nuovo pallone ufficiale voleva dare. Credo ci sia davvero bisogno, specialmente in questo momento, di unirsi, capirsi, di riconoscere i valori più belli insiti nell’altro. Solo attraverso questo riconoscimento sarà possibile costruire qualcosa di importante per il nostro futuro. Solo grazie a questa volontà di stringersi e far fronte comune le società del calco italiano potranno portare nuova linfa vitale, continuare a vivere e ad evolvere. Siamo orgogliosi di aver realizzato “il pallone che fa bene al paese”. E’una mission che ci piace molto e che siamo fieri di sostenere insieme a Lega Pro”. 

“Vogliamo rappresentare sempre di più il legame tra calcio, club e territorialità. E questo pallone ne è la sintesi perfetta. Guardiamo al futuro, guardiamo ai giovani, il calcio ha bisogno di loro negli stadi. Il nostro messaggio è esattamente questo. Un pallone parla più di mille parole e racconta emozioni. Spero che Connector ne trasmetta tantissime in questo nuovo anno calcistico che vorremmo fosse quello della rinascita. Mi auguro che sia simbolicamente l’inizio del ritorno del pubblico negli stadi e che ci sia una seria attenuazione dei protocolli sanitari. Il pallone Connector ci aiuti a riannodare i fili della normalità”, le parole del Presidente di Lega Pro Francesco Ghirelli.