L’ingresso di un uomo de La Destra, il siciliano Musumeci, non sarà l’unica carta che Berlusconi tenterà per dare una sterzata al Governo e rilanciare gli ultimi due anni di legislatura. Il timore di uno stop definitivo al Federalismo in Parlamento costringe infatti Berlusconi ad una opportuna verifica degli uomini al Governo e a far entrare nell’esecutivo persone il cui voto di fiducia in Parlamento diventa sempre più importante.

 

Secondo alcune indiscrezioni raccolte da Osservatorio Politico (OP – sezione dell’agenzia Sporteconomy.it) in Transatlantico, l’attuale Ministro dei Beni Culturali sarebbe pronto a lasciare il suo incarico per tornare a dedicarsi all’orgnizzazione del PdL e del nuovo partito che Berlusconi vorrebbe fosse pronto in vista delle prossime elezioni, sia in caso di scadenza naturale della legislatura che di voto anticipato. Bondi uscirebbe dopo aver superato lo scoglio del voto di sfiducia personale presentato dalle opposizioni. Una vittoria politica per il Ministro pronto quindi a tornare al suo primi incarico di coordinatore del PdL.

 

Secondo alcuni rumours Bondi annuncerebbe le proprie dimissioni da Ministro mercoledi prossimo. Il posto lasciato libero da Bondi potrebbe dare il via libera all’ingresso nell’esecutivo di uno dei deputati “responsabili” o proveniente dalle fila di FLI, il movimento finiano sempre più alle prese con contrasti interni, non ultimo l’episodio di tensione registratosi tra Barbareschi e lo stesso Fini.