Ma il contratto tra la società del gruppo Unicredit (Banca di Roma) e le due realtà calcistiche non è stato rinnovato. L’azienda bancaria ha chiaramente preferito non dare troppa eco alla scelta aziendale. Soprattutto nel caso della A.s. Roma, dove Unicredit possiede il 49% della società giallorossa, la notizia ha ancora più dell’incredibile.

Nella realtà però secondo quanto risulta a Sporteconomy.it, Unicredit ha voluto mandare un messaggio molto chiaro al mercato. Da oggi in poi ci potranno essere investimenti nello sport, ma quest’ultimo (quale che sia la disciplina o l’evento) non sarà più strategico come prima. Tant’è che, almeno sul brand A.s. Roma, c’è la possibilità di un ripensamento, ma con un budget nettamente inferiore a quanto investito fino ad oggi (500 mila euro a stagione).

Nel frattempo l’entourage giallorosso che non si aspettava di veder perdere un marchio sponsor così importante e storico sul territorio laziale ha siglato un nuovo contratto per il format di "sponsor istituzionale" con Dea holding (società di fornitura di servizi e beni di lusso nei settori del turismo e trasporto).

Anche la Lazio che era legata a Banca di Roma da una sponsorship istituzionale l’ha sostituita con Groupama assicurazioni, che ha scelto quest’anno di debuttare nel calcio tircolore con un investimento di 800 mila euro (oltre alla Lazio, sponsorizza la Sampdoria, l’Udinese, il Cagliari, l’Atalanta e il Palermo calcio). – (riproduzione riservata)

La notizia era nell’aria già dal mese di agosto, poi la conferma ufficiale durante le partite interne, dove sono stati completamente eliminati i rotor/led. Solo la S.s. Lazio continua a dare visibilità al marchio istituzionale sul sito ufficiale (news visibile solo per gli abbonati).