Tra poche settimane partirà il torneo Qlash Redbull di “Starcraft2” (meno di sei settimane all’evento di eSports su uno dei “titoli” più amati dagli appassionati). Oggi Qlash (attiva da 3 anni e tra le società leader in Italia e Spagna) è vissuta dal mercato degli sport elettronici come un a vera e propria “media company”, specializzata nell’industry dei videogame e con una audience fortemente targetizzata.
I tre pilastri della “eSports Industry” sono: la crescita di atleti professionisti, la produzione di contenuti/gestione di image rights e l’organizzazione di eventi fondati su concetti innovativi di spettacolo. Tra le diverse partnership sviluppate di recente da Qlash, vi sono quelle con Viber, RedBull e con l’FC Inter.

“La drammatica situazione attuale sta accelerando il processo di virtualizzazione e tra le poche industry che ne stanno avendo un beneficio c’è proprio quella dell’Esports, che sta diventando mainstream grazie al vuoto lasciato dallo sport tradizionale.” – ha dichiarato Luca Pagano socio fondatore del progetto Qlash. “Per Redbull, nostro partner principale, si tratta di fare brand awareness all’interno della community dei videogamers “Starcraft2”. Dopo questo evento andremo a mettere in piedi iniziative simili su altri titoli. Quella di Starcraft2, inoltre, è una community di nicchia, ma molto fedele e attiva. Si punta, in questo caso, più sulla qualità che sulla quantità dell’audience. E’ un business case che, sotto il profilo commerciale, dovremo presentare ad aziende simili come livello e posizionamento (largo consumo, food & beverage, ecc.)”. 

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